Fiume e Dalmazia ad alto rischio sismico

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Fiume e Dalmazia ad alto rischio sismico

Oltre 16mila terremoti in un solo anno. La Croazia è stata pesantemente colpita dai movimenti tellurici nel corso del 2020, tra le quali le due fortissime scosse che hanno colpito Zagabria (magnitudo 5.4; 22 marzo 2020) e Petrinja (magnitudo 6.2; 29 dicembre 2020) e che hanno causato morti e tantissimi danni, soprattutto nella parte centrale del Paese. Ma oltre alla Capitale e la Croazia centrale, le zone più attive sono risultate quelle attorno a Fiume e la Dalmazia. Lo ha dischiarato il sismologo Krešimir Kuk nel corso della conferenza internazionale “Gestione delle catastrofi”, svoltasi nei giorni scorsi a Spalato nell’ambito del progetto FireSpill, finanziato dal programma europeo di collaborazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia. Proprio questi due Paesi sono stati colpiti duramente dai terremoti negli ultimi anni e quindi gli esperti del settore si sono confrontati su questo problema, cercando di offrire soluzioni per mitigare le eventuali future catastrofi.
Parlando di zone ad alto pericolo sismico, i sismologi hanno constatato che è soprattutto l’area della Dalmazia quella più a rischio, con scosse che potrebbero superare una magnitudo di 7 gradi. “Ma è quasi impossibile prevedere fenomeni del genere”.

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