Federcalcio: Šuker nei guai

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Federcalcio: Šuker nei guai

Il presidente della Federcalcio croata Davor Šuker, non chiuderà il 2019 sullo scranno più alto del calcio nazionale. È più di una convinzione che circola negli ambienti che contano del microcosmo pallonaro croato. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe venir sostituito (resta da vedere con quale formula) già prima dell’autunno. Il primo segnale  che i rapporti all’interno dell’esecutivo della Federcalcio fossero incrinati irreparabilmente si sono avuti in occasione del caso Nenad Gračan, l’ex calciatore e allenatore del Rijeka. Il selezionatore della U21 dopo la débâcle all’Europeo svoltosi in giugno in Italia, si è trovato all’odg dell’HNS, che doveva discuterne il defenestramento e quindi il sostituto, nella fattispecie Goran Tomić attuale trainer della Lokomotiva. In tempi non così remoti e più favorevoli la proposta di Šuker sarebbe stata accolta col massimo dei voti. Ora non è passata, segno che l’ex centravanti in seno all’Esecutivo non gode più dell’appoggio indiscusso di cui andava anche fiero.
Tempo fa Šuker propose un aiuto finanziario in favore della sezione HNS di Zagabria pari a 750mila kune per la realizzazione di un libro sui 100 anni del calcio nel territorio. Anche se la Federcalcio può contare su un budget superiore ai 30 milioni di kune i membri dell’Esecutivo pur dichiarandosi favorevoli a qualsiasi aiuto nell’occasione hanno risposto picche. Ora resta da vedere cosa faràŠuker: resosi conto della situazione farà un passo indietro o aspetterà la “pubblica decapitazione”? Magari l’intervento di una certa politica correrà in suo soccorso. Certo è chel’armonia che una volta regnava sovrana oggi è sparita come una bolla di sapone che si dissolve. Il sospetto è che l’assenza di chi oggi è in “pellegrinaggio” a Međugorje (leggi Mamić) abbia fato emergere tutti i malumori che da anni covano sotto la cenere pronti a dar vita a un incendio dai danni inimmaginabili. Ben sapendo che gli ambienti della Federcalcio non sono quelli della Bocciofila del dopolavoro ferroviario, ma un covo di serpentelli velenosi…

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