Fabijanić fuori dall’Sdp: «Non sono sorpreso»

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Fabijanić fuori dall’Sdp: «Non sono sorpreso»

“Me lo aspettavo”. Il deputato parlamentare connazionale nonché vicepresidente dell’Sdp regionale, Erik Fabijanić ha commentato così la sua espulsione dal Partito socialdemocratico (Sdp), assieme al sindaco di Viškovo, Sanja Udović. L’hanno saputo nell’ambito dei preparativi per le prossime elezioni interne – fissate per il 27 novembre –, notando che i loro nomi non figuravano più nell’elenco dei soci. In merito alla decisione non ha votato nessuna organizzazione a livello locale e le stesse non hanno ricevuto alcuna comunicazione al riguardo. “La modalità scelta per l’espulsione è antistatutaria perché la decisione avrebbe dovuto essere messa ai voti dell’Sdp regionale, considerato che ne sono il vicepresidente. In questo caso sarebbe stato, però, necessario avviare una procedura disciplinare e ciò avrebbe potuto danneggiare il rating del partito”, ha spiegato Fabijanić. Assieme a lui sono stati “cancellati dall’elenco” Sanja Udović, Željko Pavić (Krapina), Matko Kuzmanić (Spalato) e Irena Šimunić (Karlovac).
“L’ipotesi secondo la quale l’esclusione è dovuta al fatto che questo gruppo di persone abbia fondato il Club parlamentare dei socialdemocratici non regge perché precedentemente la presidenza dell’Sdp aveva deciso di sciogliere il club del partito. In questo caso io mi sono incluso come membro dell’Sdp in un club di deputati indipendenti perché quello dei mio partito aveva smesso di esistere e, pertanto, non ho violato lo Statuto e tantomeno le decisioni del partito. Comunque io continuerà a occuparmi delle cose per cui sono stato eletto. Il 16 settembre ho avuto un intervento al Sabor, a nome dell’Sdp, sullo stipendio minimo e ieri l’ho fatto in rappresentanza del gruppo parlamentare”,
“L’avevo annunciato ancora prima delle elezioni parlamentari, che per me questo sarebbe stato l’ultimo mandato politico e partitico”, ha sottolineato Fabijanić. Alla domanda di quale sia la sua opinione sul leader dell’SDP, Peđa Grbin, ha risposto: “Per me tutti i presidenti dell’SDP andavano bene, a parte Grbin, considerato quanto aveva combinato con l’SDP in Istria nel 2012. Per cui, quello che sta succedendo non è niente di nuovo, anche se pensavo che con l’avanzare degli anni sarebbe diventato più saggio”.

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