Secondo le stime dell’Ufficio di statistica europeo (Eurostat), pubblicate oggi, giovedì 5 settembre, il commercio al dettaglio nell’Unione europea si è stabilizzato a luglio, con la Croazia che ha registrato la crescita più forte.

Nella zona euro, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente, quando, secondo i dati rivisti, si era ridotto dello 0,4%. A livello dell’Ue, il volume è cresciuto dello 0,2%, dopo una riduzione dello 0,4% a giugno.

La maggiore crescita è stata registrata nel settore alimentare, delle bevande e del tabacco, con un aumento dello 0,4% nella zona euro e dello 0,5% nell’Ue, secondo Eurostat. Anche i negozi di beni non alimentari hanno registrato un lieve aumento, dello 0,1% nell’area della moneta unica e dello 0,2% nell’Ue. Le stazioni di servizio sono state l’unica eccezione, con un calo dell’1% nella zona euro e dell’1,4% nell’Ue.

La Croazia ha registrato la crescita più forte a luglio, con un aumento del 2,9% rispetto a giugno, quando il commercio si era ridotto del 2,7%. Questo tasso di crescita è il più alto da maggio 2021, come indicano i dati di Eurostat. Al secondo posto si sono classificate l’Austria e la Slovacchia, con un aumento dell’1,8%, seguite dalla Slovenia, con una crescita dell’1,6%.

Al contrario, il calo più significativo a livello mensile è stato registrato in Lussemburgo, con una diminuzione del 2,1%. Anche la Romania e Cipro hanno subito una contrazione del volume del commercio al dettaglio, rispettivamente dell’1,8% e dell’1,1%. Non sono disponibili i dati per la Repubblica Ceca, la Germania, l’Italia e la Grecia.