Euro in Croazia. Prezzi impazziti: 300 infrazioni su 500 ispezioni

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Euro in Croazia. Prezzi impazziti: 300 infrazioni su 500 ispezioni

Dal 2 al 5 gennaio sono state effettuate 500 ispezioni e in 300 casi sono state riscontrate infrazioni riconducibili ai rincari ingiustificati dopo l’adozione dell’euro in Croazia. Lo ha reso noto Vedrana Filipović-Grčić, vice dell’ispettore capo dell’Ispettorato statale. Durante il contenitore mattutino “Dobro jutro, Hrvatska” (Buongiorno, Croazia) del primo canale della Tv pubblica (Hrt), l’ispettrice ha precisato che i controlli sono stati effettuati nei negozi, nei bar e nei ristoranti, aggiungendo che ai proprietari viene concesso il diritto di argomentare i motivi dei rincari. “Nella maggior parte dei casi hanno cercato di difendersi precisando che sono stati costretti ad aumentare i prezzi a causa dei rincari dei prezzi d’acquisto presso i fornitori, dei costi per l’energia o per la maggiorazione degli affitti dei spazi in cui svolgono l’attività”.

Dal canto suo l’ispettore capo Andrija Mikulić, ha dichiarato che “l’introduzione dell’euro non può e non deve essere un motivo per aumentare i prezzi”, come pure che i profitti “non possono essere al di sopra degli interessi dei consumatori e dei cittadini”. Mikulić ha pure sottolineato che dal primo gennaio, quando l’euro è diventato la moneta ufficiale, è stato registrato “un rincaro generale dei prodotti e dei servizi del 31%”.

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