La Commissione europea dei viaggi (ETC), uno dei principali organismi turistici del continente, ha pubblicato il suo ultimo rapporto sui flussi turistici nei primi mesi del 2025. I numeri mostrano una crescita solida per l’Europa nel suo complesso: rispetto allo stesso periodo del 2024, gli arrivi turistici sono aumentati del 4,9% e i pernottamenti del 2,2%. Tuttavia, tra i 29 Paesi monitorati, solo due registrano un calo: Croazia e Islanda.
Per la Croazia, si tratta di un campanello d’allarme serio. Il governatore della Banca centrale croata (HNB), Boris Vujčić, ha confermato la situazione, sottolineando che il Paese sta perdendo quote di mercato a causa dei prezzi troppo alti. “La spesa media per turista è in calo da due anni,” ha dichiarato, evidenziando un trend preoccupante.
In particolare, nella stagione pre-estiva si è verificata una brusca frenata degli arrivi dalla Germania, il mercato estero più rilevante per il turismo croato. I primi dati indicano che sono stati soprattutto i turisti locali a sostenere il settore nei primi mesi dell’anno.
Anche il ministro del Turismo, Tonči Glavina, ha ammesso le difficoltà, pur cercando di mitigare la portata del problema. Ha parlato di “una crescita di qualche punto percentuale” nei primi mesi del 2025, senza fornire cifre precise, ma ha riconosciuto che maggio ha chiuso in negativo.
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