Economia croata, un 2024 da incorniciare

PIL in aumento, inflazione in rallentamento e rating di credito in "A"

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Economia croata, un 2024 da incorniciare
Foto: Igor Kralj/PIXSELL

Quest’anno la Croazia ha registrato una crescita sostenuta del Prodotto interno lordo (PIL), un rallentamento dell’inflazione, seppur ancora elevata, e il riconoscimento positivo delle principali agenzie di rating globali, che hanno classificato il Paese nella categoria “A”.

Dopo un incremento del PIL del 3,1% nel 2023, i trend positivi sono continuati anche nel 2024, trainati dall’aumento dei consumi delle famiglie e degli investimenti. Nei primi tre trimestri del 2024, il PIL è cresciuto rispettivamente del 4%, 3,5% e 3,9%. I dati per l’ultimo trimestre saranno pubblicati a febbraio, ma la maggior parte degli analisti e istituzioni conferma le proiezioni governative di un incremento del 3,6% per l’intero anno.

La Commissione europea, la Banca centrale croata (HNB) e altre istituzioni stimano una crescita simile per il 2024, mentre il PIL croato dovrebbe mantenere un ritmo superiore alla media UE anche nel 2025, con una crescita prevista del 3,2% secondo il governo.

Aumento di salari e occupazione, disoccupazione ai minimi storici

Il 2024 è stato caratterizzato da un notevole aumento dei salari, anche grazie alla riforma retributiva nel settore pubblico che ha portato a un incremento medio del 32%. L’occupazione ha raggiunto livelli record con 1,75 milioni di lavoratori, mentre la disoccupazione è scesa ai minimi storici. Si prevede che questi trend positivi continueranno nel 2025.

Inflazione in rallentamento, ma prezzi ancora elevati

L’inflazione, dopo aver toccato il 10,8% nel 2022 e l’8% nel 2023, è diminuita ulteriormente nel 2024, pur mantenendosi su livelli elevati. Il governo prevede un tasso del 3% per il 2024 e del 2,7% per il 2025. Tuttavia, i prezzi elevati di molti beni alimentari continuano a spingere i consumatori croati a fare acquisti in Slovenia e Italia.

Il governo ha adottato misure per contrastare l’inflazione, inclusi limiti ai prezzi di 30 beni essenziali e sussidi su elettricità, gas e carburanti. Inoltre, sono stati implementati sei pacchetti anti-inflazione, per un valore complessivo di oltre 750 milioni di euro.

Rating di credito in “A”: un traguardo storico

Il momento clou dell’anno è stato il miglioramento del rating di credito della Croazia nella categoria “A” da parte delle tre principali agenzie globali. A settembre, Standard & Poor’s e Fitch hanno aggiornato il rating del Paese ad “A-”, evidenziando la solidità economica e la stabilità fiscale. A novembre, Moody’s ha aumentato il rating di due livelli, portandolo ad “A3”.

Il ministro delle Finanze, Marko Primorac, ha sottolineato che questo traguardo posiziona la Croazia come una destinazione attraente per gli investitori stranieri, mentre il primo ministro Andrej Plenković ha definito il rating un riconoscimento per la gestione responsabile delle finanze pubbliche e le riforme strutturali.

Investimenti dei cittadini nei titoli di Stato

Il governo ha continuato a emettere obbligazioni e buoni del tesoro destinati ai cittadini. Dal 2022, circa 6,5 miliardi di euro sono stati investiti in questi strumenti, rappresentando il 10% del debito pubblico nelle mani dei cittadini.

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