E da oggi tutti di nuovo a scuola

Il lungo sciopero ha inciso sulle vacanze invernali e primaverili, ridotte ai minimi termini

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E da oggi tutti di nuovo a scuola

Evviva, si ritorna a scuola! Forse qualche genitore esulta, dopo aver condiviso la casa e le 24 ore della giornata con gioia e fatica assieme a una prole irrequieta. E i ragazzi dovrebbero essere felici di veder terminata la vacanza invernale e di tornare alla loro routine fatta di compagni di scuola, orari scolastici e attività pomeridiane? Alcuni sì, altri meno. La sensazione di dover riprendere i libri in mano non è un momento esageratamente gioioso ed esattamente piacevole per tutti. Tanto meno quando la pausa festiva è finita per esaurirsi in un attimo, dopo il primo semestre di fuoco che era stato contrassegnato dalla lotta sindacale per aumentare lo standard agli insegnanti. La retribuzione è aumentata, gli impegni per andare alla ricerca del tempo perduto e per rimettere in atto la “mission impossible” dell’inconsueta riforma, anche. Molti ragazzi, oggi 7 gennaio, andranno in aula e faranno rientro a casa arrabbiati, nervosi o indispettiti dai nuovi compiti assegnati e dai soliti impegni, che si ripresenteranno puntuali nel secondo semestre dell’anno scolastico 2019/2020. Tornare a inquadrarsi velocemente nella routine quotidiana non è semplice per l’adulto quando il lunedì riprende la settimana lavorativa, figurarsi per i più giovani ancora… ludici dallo scorso Natale. Urgono sostegni, incoraggiamenti e coccole nel caso degli scolari più giovani, desiderosi di attenzioni; viceversa, ci vuole un rapporto di vicinanza e condivisione unito a una buona dose di raccomandazioni nel caso degli adolescenti. Peggio ancora quando la riscrittura del calendario scolastico non offrirà più tregua fino a Pasqua: la seconda parte delle vacanze invernali (che sarebbe dovuta durare del 24 al 28 febbraio) è stata letteralmente depennata ed anche la festa della Resurrezione è ridotta ai minimi termini (il Venerdì Santo, 10 aprile, e il Lunedì dell’Angelo 13 aprile). Mazzata finale nella calda estate, con le lezioni che si protrarranno fino al 26 giugno (eccezione fatta per i maturandi che termineranno di andare a scuola il 29 maggio – comunque più tardi che negli anni precedenti), A questo punto è il caso di mettersi il cuore in pace. Buon studio e pazienza fino alla (lontanissima) estate.

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