
In Istria sono 550 le persone su 100.000 abitanti che fanno uso di sostanze stupefacenti e che sono in cura per disintossicarsi. Ciò pone la penisola al comando della poco invidiabile classifica delle regioni croate con il più alto tasso di consumo di droga. Lo rende noto un rapporto dell’Ente nazionale per la salute pubblica (HZJZ) per il 2023.
Alle spalle della Regione istriana troviamo Zara con 517,3 tossicodipendenti su 100mila abitanti, mentre sul gradino più basso del podio c’è la Contea di Sebenico e Knin (481,8). Al quarto posto, invece, troviamo il Quarnero e il Gorski kotar (Regione litoraneo-montana), dove su 100mila abitanti sono 362,6 le persone che usano sostanze stupefacenti e che sono in cura. Seguono la Regione di Spalato e della Dalmazia (304,1) e quella di Ragusa (Dubrovnik) e della Narenta (Neretva) (285,5).
I dati mostrano che dal 2020, con l’inizio della pandemia di Covid-19, c’è stato un significativo calo delle richieste di trattamento per uso di droghe, e nel 2023 i numeri si sono mantenuti ai livelli del 2020. Per quanto riguarda la suddivisione per genere, la maggior parte dei pazienti trattati sono uomini. Su un totale di 5.875 persone in cura, 4.838 erano uomini e 1.037 donne.
Come in molte altre parti d’Europa, anche in Croazia l’età media delle persone trattate per dipendenza da droghe è in aumento, con un incremento di quasi otto anni nell’ultimo decennio. L’età media delle donne è di 39,9 anni, mentre per gli uomini è di 42,1 anni. In Croazia, il tasso di persone in trattamento per dipendenze tra i 15 e i 64 anni è di 239,4 per 100.000 abitanti.
Tra coloro che sono in cura per dipendenza da eroina, il 32,4% risulta positivo all’epatite C e il 3,5% all’epatite B. Il numero di persone positive all’HIV rimane basso e stabile, con un tasso dello 0,2% nel 2023. Le autorità attribuiscono questo risultato a una maggiore informazione, alla moderna farmacoterapia, al lavoro dei centri di consulenza e ai programmi di scambio di aghi e siringhe.
I decessi
Nel 2023, 339 persone in cura per dipendenze da droghe sono decedute. Le principali cause di morte sono state malattie cardiovascolari, tumori maligni e overdose di metadone.
L’età media per il primo consumo di eroina è di 20,1 anni, mentre l’inizio dell’uso endovenoso avviene intorno ai 20,7 anni. Il trattamento per la dipendenza da sostanze psicoattive inizia mediamente a 27,1 anni, indicando che trascorrono circa 11 anni tra il primo utilizzo di una sostanza e la richiesta di cura per dipendenza da eroina. L’età media del primo utilizzo di una sostanza tra i consumatori di cannabinoidi rimane stabile intorno ai 16 anni. I pazienti trattati per l’uso di cannabinoidi avevano in media 15,8 anni al primo consumo, una tendenza simile a quella osservata nel resto dell’Unione europea.
Dopo gli eroinomani, il secondo gruppo più numeroso tra i pazienti trattati è rappresentato dai consumatori di cannabinoidi, seguiti dai dipendenti da cocaina. Sebbene il consumo di droghe per via endovenosa sia in calo, rimane il metodo principale (50,2%). Nel 2023, il secondo metodo di consumo più diffuso era l’inalazione, seguito dal fumo e dall’assunzione orale.
L’età media del primo consumo di droga tra coloro trattati per dipendenza da eroina era di 15,9 anni. Molti genitori scoprono la dipendenza dei figli dopo due o tre anni di comportamento problematico, mentre nel caso dei cannabinoidi, il 59,5% dei genitori lo scopre nei primi due anni.
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