Domenica Istra-Hajduk, è derby italiano Tramezzani-Gattuso

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Domenica Istra-Hajduk, è derby italiano Tramezzani-Gattuso

Istra 1961 e Hajduk, precisamente Paolo Tramezzani e Gennaro Gattuso, daranno vita domenica allo stadio Aldo Drosina a un momento storico. Bisognava attendere la 34ª edizione del massimo campionato di calcio croato per avere un derby tutto italiano in panchina: mai fino ad ora le due panchine di una partita erano occupate da allenatori italiani. A dire il vero, non è poi che ci siano stati tanti i tecnici del Belpaese a dirigere le squadre nella massima divisione calcistica croata: a rompere il ghiacco era stato Edoardo Reja nella stagione 2009/2010 quando era alla guida dell’Hajduk, poi è venuta la volta di Paolo Tramezzani sempre sulla panchina della compagine spalatina nel 2021. Un anno dopo arriva l’esperienza di un paio di mesi di Serse Cosmi al Rijeka. Nel febbraio di quest’anno poi Tramezzani assume la guida dell’Istra 1961, mentre in estate Federico Coppitelli si prende l’Osijek e Gattuso l’Hajduk, per cui gli allenatori italiani occupano attualmente il 30 per cento delle panchine del massimo campionato croato.

“Mi fa piacere incontrarlo – così Paolo Tramezzani alla vigila della partita –. Abbiamo un bel rapporto, c’è stima reciproca e ci sentiamo spesso. Inoltre mi fa piacere giocare contro l’Hajduk. Ho un bel ricordo. Oggi comunque la priorità è la mia squadra”.

Facciamo notare al tecnico dell’Istra 1961 che Gattuso ha definito il Tramezzani calciatore come un cavallo pazzo. “Ha ragione, allora ci saranno due cavalli pazzi in panchina. Anzi, Rino da calciatore era un puledro di razza pura. Mi piace vedere come allena, come si dedica alla sua squadra. Non si risparmia e dà anche l’anima se serve”.

I gialloverdi arrivano dalla pesante sconfitta in casa del Rijeka. “È stata dura da digerire, è stata una sconfitta che abbiamo tenuto dentro di più, e che ci ha fatto più male di quella contro la Dinamo. Fa male perdere 4-0 quando controlli bene la gara per 20 minuti e dopo in nove minuti su tre tiri degli avversari prendi tre gol. È vero che ci sono anche i meriti e le bravure degli avversari, ma quando concediamo troppo non va bene. Ci sono e ci saranno alti e bassi, ma nonostante siamo giovani come squadra possiamo fare meglio. Siamo un po’ fragili e dobbiamo toglierci la paura di dosso quando andiamo in svantaggio. Al primo errore crolliamo e qui sbagliamo: dobbiamo restare in partita sia quando vai in vantaggio che in svantaggio”.

L’Istra 1961 è una squadra votata all’attacco, l’Hajduk pure. Ne dovrebbe scaturire una bella partita. “Penso che entrambe le quadre scenderanno in campo per ottenere il massimo. Ci siamo preparati bene, i ragazzi anche in questa settimana hanno effettuato dei buoni allenamenti. Siamo consapevoli che sarà una partita difficile, che l’Hajduk è più forte per quel che riguarda le individualità. Noi sempre dobbiamo giocare da squadra e perdere quanti meno duelli. Dobbiamo almeno pareggiare tutti gli aspetti in campo: duelli, intensità, concentrazione, lettura della partita. La formazione? L’ho già in mente…”, ha detto alla fine Paolo Tramezzani che ha tutti i giocatori “disponibili e arruolabili”.

«Paolo è curioso, ci sentiamo spesso. Abbiamo in comune il Sion»

Gennaro Gattuso

Alla conferenza stampa di oggi, venerdì 23 agosto, l’allenatore dell’Hajduk, Gennaro Gattuso ha parlato anche del suo collega sulla panchina polese. “Tramezzani è uno dei pochi allenatori con i quali mi sento telefonicamente. Abbiamo in comune anche il fatto che siamo stati entrambi nel Sion, in Svizzera. Lavora molto bene e fa della mentalità uno dei punti di forza della sua squadra. È molto curioso, ci sentiamo spesso, e so quali sono le sue possibilità”.

I due allenatori si sono affrontati alcune volte da giocatori. “Ci siamo trovati di fronte la prima volta nell’ultimo turno del campionato 1998/1999: io ero in forza alla Salernitana, lui nel Piacenza. Abbiamo avuto anche un diverbio in quella gara”, ha aggiunto Gattuso, il quale si è soffermato pure su Tramezzani giocatore: “Era molto fisico, molto forte mentalmente: una specie di cavallo pazzo. Come giocatore avrebbe potuto ottenere molto di più. Ha giocato anche in Inghilterra nelle file del Tottenham: è una via di mezzo tra Diallo e Melnjak che alleno all’Hajduk”.

Sulla partita Gattuso ha detto che l’Hajduk non è che vinca molto spesso in casa dell’Istra 1961. “L’ultima partita al Drosina è finita 1-1. L’Istra 1961 gioca in un modo aggressivo per cui dovremo prepararci bene, a partire dell’undici iniziale. Dobbiamo essere al 100 per cento sia mentalmente che fisicamente per questa partita”, ha sottolineato Gennaro Gattuso.

Per la partita di domenica 25 agosto si attende il pubblico delle grandi occasioni. Sinora sono stati venduti circa 5mila biglietti. I cancelli dello stadio verranno aperti alle ore 16, mentre il fischio d’inizio verrà dato dall’arbitro Tihomir Pejin (Donji Miholjac) alle 18.15.

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