Diritti minoritari. Una sfida multilaterale

0
Diritti minoritari. Una sfida multilaterale

Sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, Aleksandar Tolnauer, e da alcuni membri dello stesso, tra i quali il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI Furio Radin, i componenti del Comitato consultivo del Consiglio d’Europa per l’attuazione della Convenzione quadro sulla tutela delle minoranze nazionali. All’incontro a Zagabria, organizzato nell’ambito del Quinto ciclo di monitoraggio, hanno partecipato Martin Collins (Irlanda), Aliona Grosu (Moldavia) e Marie Hagsgård (Svezia). Le due delegazioni hanno discusso delle questioni incluse nel Rapporto sull’attuazione della Convenzione quadro nell’ultimo quinquennio, documento approvato dal governo croato nel corso della seduta svoltasi il 28 marzo 2019. Un approfondimento particolare è stato dedicato ai temi inerenti all’attuazione del diritto all’uso della lingua e della scrittura degli appartenenti alle minoranze nazionali, alle politiche occupazionali, allo spazio mediatico riservato alle etnie, al censimento della popolazione e alle attività dei Consigli e dei Rappresentanti delle minoranze nelle unità d’autogoverno locale e regionale.
Ai membri del Comitato consultivo del Consiglio d’Europa per l’attuazione della Convenzione quadro sulla tutela delle minoranze nazionali, l’On. Furio Radin ha illustrato le sfide che si trova a dover affrontare quotidianamente la Comunità Nazionale Italiana, ad iniziare dalla lotta per il bilinguismo, ossia per l’attuazione e il rispetto del diritto all’uso paritetico della lingua italiana. Temi questi che saranno approfonditi prossimamente, quando la delegazione del Comitato consultivo del Consiglio d’Europa sarà ricevuta dal presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e dal presidente della Giuta esecutiva dell’UI, Marin Corva.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display