
“Patrizia Pitacco non sarebbe dovuta intervenire”: è questa la conclusione del Comitato dei Garanti d’Appello e di Controllo dell’Unione Italiana, che si è riunito a Fiume per discutere della mozione presentata in sede di Assemblea dal consigliere Denis Stefan il 4 dicembre.
Stiamo parlando della controversia legata alla Scuola elementare Belvedere di Fiume e più precisamente riguardo al processo di nomina del direttore. Ebbene, in quell’occasione Patrizia Pitacco aveva inviato una comunicazione ufficiale, quale titolare del Settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, nella quale diceva di essere “profondamente rammaricata per quanto ho avuto modo di leggere e constatare”, esprimendo tutta una serie di obiezioni sull’operato del Comitato scolastico, reo di aver escluso uno dei candidati: Ivana Kastelc.

Nella sua lettera, inviata per conoscenza anche a Iva Erceg, assessore all’Istruzione della Città di Fiume, Patrizia Pitacco aveva detto anche che “ai più è nota la mia posizione”, riferendosi al merito dei candidati. Infatti, nella risposta del Comitato scolastico, firmato dalla presidente Cora Antonaz, si legge come questo sia “rammaricato del fatto che Lei, visto il Suo ruolo di consulente superiore per la minoranza italiana presso l’Agenzia per l’educazione e l’istruzione, nonché Titolare del Settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, che dovrebbe essere super partes, con questo Comunicato a nome dell’UI abbia preso posizione schierandosi apertamente a favore della candidata Ivana Kastelc, mai in precedenza coinvolta in nessuna maniera nelle questioni attinenti alla CNI (per quanto ci risulta) e abbia messo in dubbio l’onestà e la regolarità dell’operato del Comitato scolastico di una scuola preposta all’insegnamento in una delle lingue e delle scritture delle minoranze nazionali composto da almeno quattro membri appartenenti alla minoranza nazionale italiana, alterando pertanto la procedura di elezioni ancora in corso”.

Tornando alla conclusione del Comitato dei Garanti, abbiamo contattato il presidente del Comitato, Claudio Stocovaz, il quale ci ha spiegato come l’Unione Italiana non risulti tra i fondatori della scuola, pertanto non spetti al Comitato risolvere la controversia.
“Ci siamo rivolti anche all’avvocato di fiducia dell’Unione Italiana, il signor Radoslović, il quale ci ha confermato che non è nostra competenza risolvere quanto successo, perché riguarda un’istituzione esterna sulla quale né noi né l’UI abbiamo voce in capitolo. Però, proprio per questo la professoressa Pitacco non si sarebbe dovuta esprimere in merito, schierandosi per uno dei candidati”, ha affermato Stocovaz.
Per cercare di capire come proseguirà la vicenda, abbiamo contattato anche il presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin, il quale ci ha subito detto di essere informato dei fatti soltanto in via ufficiosa al momento, non avendo ancora visto il documento prodotto dal Comitato. Ha, però, anche spiegato come questo fatto non abbia dei precedenti, pertanto sia difficile sapere come procedere, perché nello Statuto non ci sono indicazioni su quali siano i passi da seguire. “Noi abbiamo un connazionale che ritiene che i suoi diritti siano stati violati da una persona che ricopre un incarico specifico all’interno dell’UI. Il suo ricorso al Comitato è lecito. Le decisioni del Comitato sono inappellabili in Assemblea, in quanto per questioni di un certo tipo l’organo massimo è appunto il Comitato dei Garanti d’Appello e di Controllo. Pertanto devo vedere prima cosa c’è scritto esattamente nella conclusione del Comitato”, ha affermato Paolo Demarin.
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