Đikić: “Scarsa immunizzazione, sarà un inverno difficile”

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Đikić: “Scarsa immunizzazione, sarà un inverno difficile”

Parlando della terza dose di vaccinazione contro il coronavirus, lo scienziato Ivan Đikić ha detto a N1 che sono stati raccolti molti dati, principalmente da Israele, dove la terza dose è stata somministrata in numero molto maggiore di quanto raccomandato nell’Unione europea.

“I dati sono positivi, oltre un milione di persone che hanno ricevuto la terza dose hanno avuto 20 volte più protezione dalle forme più gravi della malattia e dei ricoveri. Tutto questo perché dopo sei mesi dalla somministrazione della seconda dose, l’immunità cala sensibilmente. Niente in medicina può venir dato per certo al 100%. I dati mostrano che si ha una grande protezione e che non si sarà infettati dal virus nei sei mesi successivi alla seconda dose del vaccino, ma in un piccolo numero di casi questo è possibile perché la risposta immunitaria varia”.

È profondamente deluso dal fatto che la Croazia sia in fondo alla scala delle vaccinazioni dell’Ue” Non crede che il motiva vada ricercato nella scarsa informazione dei cittadini. “Sono confusi con frequenti questioni politiche degli operatori sanitari. Tutti in Croazia oggi sono esperti di tutto, quindi le persone per motivi politici o materiali rilasciano informazioni inesatte e confondono la cittadinanza. Abbiamo una mentalità per cui riteniamo di essere sempre “i migliori”, “abbiamo sconfitto il virus’;
“non è più pericoloso’… e quando queste cose vengono dall’alto, allora si confonde ulteriormente la gente”, ha detto Đikić.

Sottolinea che la responsabilità assoluta è del governo e della task force nazionale, e che c’è un chiaro messaggio scientifico sulla vaccinazione e sulla terza dose. “Non c’è da aver paura se qualcuno si sottoporrà alla terza vaccinazione, perché lo facciamo ogni anno con l’influenza e nessuno si lamenta. Ogni anno i bambini vengono vaccinati, noi veniamo vaccinati contro la malaria quando viaggiamo e nessuno dice niente, e ora questo diventa improvvisamente un problema. Diventa un argomento politico, invece di essere un argomento professionale, scientifico”, ha aggiunto.
Commentando il numero croato di persone infette, Đikić ha affermato di aver già affermato che i Paesi con un tasso di vaccinazione di circa il 50 % avranno un autunno e un inverno difficile…”.

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