Daniela Dapas: «Dobbiamo puntare sempre sulla qualità»

A colloquio con la vincitrice del Premio alla miglior imprenditrice della CNI. In auge i corsi d’italiano

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Daniela Dapas: «Dobbiamo puntare sempre sulla qualità»
Daniela Dapas. Foto Goran Žiković

Il Premio alla miglior imprenditrice della CNI è andato a Daniela Dapas, titolare della scuola di lingue Smart jezici. L’abbiamo raggiunta per chiederle qualcosa in più sulla sua azienda e sul percorso che l’ha portata a vincere l’importante riconoscimento.
“Dopo essermi laureata in lingua e letteratura italiana alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Zagabria ho lavorato per alcuni anni nel settore marketing e pubbliche relazioni della filiale zagabrese della Fiat. Poi, nel 2006, ho deciso che fosse giunto il momento di fare un passo avanti tornando indietro, mettendo a frutto l’esperienza accumulata presso la Fiat, per fare quello per cui avevo studiato: l’insegnante di lingua”: così, ci ha raccontato Daniela Dapas, è nata l’azienda.

Insegnare l’italiano ai bambini

“L’idea era quella di insegnare l’italiano ai bambini. Ho fatto delle analisi di mercato e il luogo ideale per aprire la scuola è apparso il quartiere Vrbani 3 vicino allo Jarun, una zona residenziale nuova, dove c’erano tante famiglie giovani con bambini. Con le scuole di lingua però non si guadagna molto e così è parso subito evidente che non ci saremmo potuti limitare ai bambini e che avremmo dovuto insegnare anche tante altre lingue”, ha sottolineato la titolare dell’azienda.
“All’inizio non è stato facile, anche a causa della crisi economica che aveva investito il mondo. Io ho avuto la fortuna di non dover accendere un mutuo per iniziare l’attività, in quanto ho potuto investire i soldi che avevo risparmiato. E così anche stando a quota zero tra spese e ricavi sono riuscita ad andare avanti. Nel mondo delle scuole di lingue serve tanto tempo per emergere, ma puntando sulla qualità nel giro di un paio d’anni il passaparola fa il suo. Dopo cinque o sei anni abbiamo iniziato a guadagnare qualcosa”, ha affermato Daniela Dapas.

In sintonia con le normative europee

“Oggi la scuola offre corsi dall’A1 al C2, in sintonia con tutte le normative europee in materia, che determinano il numero di ore di lezione, la capacità di comprensione dei testi, la conoscenza dei vocaboli e tutto il resto. Abbiamo molti corsi specifici per le aziende, dove ci soffermiamo in modo particolare sulla terminologia bancaria o del mondo dell’economia, oppure quella turistica, o ancora quella necessaria per occuparsi di turismo dentale. Inoltre offriamo servizi di interpretariato e organizziamo compleanni o altre attività in lingua straniera nei fine settimana. Se serve affittiamo pure le nostre aule quando non sono occupate dai corsisti”, ha evidenziato la vincitrice del Premio alla miglior imprenditrice della CNI nel descrivere la varietà dell’offerta della sua impresa.
“Si può fare di tutto se si punta sempre sulla qualità. Per noi è molto importante lavorare con gli insegnanti giusti e usare i migliori libri di testo che ci sono in circolazione, come l’Oxford press per l’inglese o le Alma edizioni per l’italiano. Per i livelli più avanzati organizziamo pure dei corsi di conversazione con persone di madrelingua, per capire come si usa davvero una lingua e approfondire la sua sintassi come pure l’uso specifico di certi vocaboli. Uno dei segreti è stato però l’aver sviluppato un nostro metodo, che costringe i corsisti a parlare sin da subito, un po’ come quanto siete all’estero e vi dovete arrangiare. Non è previsto che si possa rispondere in croato, e così dopo una decina di ore tutti iniziano a parlare”, ci ha confidato Daniela Dapas, che in 16 anni ha visto passare attraverso la sua scuola più di 6.000 allievi.

In ogni crisi si cela un’opportunità

“L’ultimo grande passo in avanti lo abbiamo fatti con il Covid, capitalizzando l’idea che in ogni crisi ci sia un’opportunità. Siccome non era possibile incontrarsi, abbiamo sviluppato una nostra piattaforma online e così nel giro di poco tempo i nostri clienti non erano più soltanto quelli della parte ovest di Zagabria, ma c’erano anche tanti spalatini, fiumani, istriani e altri. Improvvisamente siamo diventati una scuola di lingue in grado di raggiungere tutta la nazione. La lingua più richiesta è l’inglese, seguita da tedesco e italiano, molto popolare soprattutto fra i bambini. Ma ci sono anche corsi di russo e cinese, visti i rapporti economici con queste nazioni. Ci sono poi varie persone interessate al polacco, al norvegese e allo svedese, in quanto lavorano con queste nazioni o per aziende di loro proprietà. Infine ci sono varie richieste per l’arabo, una lingua molto difficile da imparare, sia per l’estrema differenza linguistica, sia per la difficoltà nel reperire degli insegnanti di qualità, sia perché i clienti ci chiedono aiuto anche riguardo a delle varianti dialettali che si parlano solamente in zone molto specifiche”, ha concluso Daniela Dapas. Dopo tutto quello che ci ha raccontato noi non possiamo fare altro che aggiungere che il premio è stato più che meritato.

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