
Continua anche oggi, primo agosto, la lotta dei vigili del fuoco contro le fiamme divampate in due aree della Regione di Spalato e della Dalmazia, precisamente a Tučepi e Vrsine nei pressi di Trogir (Traù). Nella prima località 306 pompieri con 77 autobotti stanno tentando da martedì sera di mettere sotto controllo le fiamme che alimentate dal forte vento di bora hanno raggiunto pure il Parco naturale del Biokovo e la località di Podgora i cui abitanti sono stati evacuati dalle loro case. Hanno trovato sistemazione presso l’edificio in cui ha sede la scuola. In detta zona sono stati distrutti circa 400 ettari di macchia, vegetazione bassa e pineta. Nel corso della mattinata odierna 250 vigili del fuoco sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento. Entrati nuovamente in azione i Canadair. Da segnalare che il Parco naturale del Biokovo rimarrà chiuso ai visitatori fino a lunedì, 5 agosto, visto che le fiamme non sono state ancora domate e riguardano un terreno impervio.
Anche nell’entroterra di Skradin (Scardona) le fiamme non danno tregua ai 150 vigili del fuoco presenti nella zona. Finora il rogo ha mandato in fumo mille ettari di terreno.
Stando ai dati forniti dal Centro operativo statale della Comunità croata dei vigili del fuoco dalle 7 del 31 luglio alle 7 di oggi, primo agosto, sul territorio nazionale si sono avuti 122 interventi di pompieri con complessivamente 755 uomini e 257 mezzi nonché 10 velivolo antincendio.
“La polizia continuerà a impegnarsi nella prevenzione e nell’individuazione degli autori degli incendi dopo che sono stati individuati gli autori di due grandi roghi scoppiati nella zona di Spalato”. Lo ha dichiarato il direttore della polizia Nikola Milina. “La polizia ogni anno trova i colpevoli e li punisce in base alle pene contemplate dal Codice penale – ha detto Milina –. Siamo riusciti a scoprire gli autori di due grandi incendi nell’area spalatina e quattro persone che avrebbero appiccato altrettanti piccoli incendi nella Regione di Sebenico e Knin (Tenin)”.
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