Dalmazia, è Made in Italy il ponte sul fiume Cettina (foto)

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Dalmazia, è Made in Italy il ponte sul fiume Cettina (foto)
Foto: Matko Begovic/PIXSELL

È anche il frutto di un’eccellenza italiana nel campo delle costruzioni il ponte che svetta sul canyon del fiume Cettina (Cetina). Per comprendere che ci troviamo di fronte a un’impresa non da poco, a modo suo straordinaria, un’autentica meraviglia della tecnica, bastano le immagini che giungono dalla Dalmazia. E sono indubbiamente immagini che non sono adatte a chi soffre di vertigini. Il viadotto si trova a 70 metri da terra. E fotografato dal basso dà l’idea dell’altezza alla quale gli operai del gruppo veneto Maeg hanno dovuto lavorare per costruire il ponte sul fiume Cettina (Cetina), in Dalmazia. Un’infrastruttura unica nel suo genere che grazie all’azienda con sede a Vazzola, in provincia di Treviso, permetterà di alleggerire il traffico sulla litoranea adriatica attorno alla cittadina di Almissa (Omiš) nella Regione spalatino-dalmata. Il progetto porterà sollievo al centro storico di Almissa, deviando il traffico dalla zona residenziale e riducendo la congestione di auto durante la stagione estiva, quando i flussi turistici sono all’apice e gli ingorghi sono all’ordine del giorno.

La circonvallazione sul fiume Cetina è uno dei progetti di costruzione di strade più difficili mai realizzati in Croazia. Ma Maeg, superate le criticità per realizzare i 600 metri di tunnel, ha costruito le installazioni per assemblare e lanciare i due tronconi del ponte tra due monti, il Komorjak e Omiš. A metà, nel vuoto, è stata effettuata la saldatura dei due elementi. La commessa, del valore di 5,4 milioni di euro, ha compreso la progettazione, la fornitura e la posa in opera delle strutture metalliche.

Siamo di fronte a un ponte a travata, lungo 216 metri, con una campata di 152 metri tra i due supporti ancorati alla montagna e una sezione variabile dai 6,5 metri alle estremità e 2,5 metri al centro. Il manufatto è costituito da 1.250 tonnellate di acciaio, ma è stato snellito al centro per non ostruire la vista sul canyon del Cetina. La struttura è stata prodotta e preassemblata in segmenti negli, trasportata in cantiere e assemblata in due metà all’interno delle rispettive gallerie per poi arrivare alla sua posizione finale.

 

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