Dall’inizio della guerra in Ucraina, in Croazia sono entrati più russi che ucraini. Lo scrive il quotidiano zagarebese Večernji list. Dunque, dallo scorso mese di febbraio, quando è iniziata l’invasione dell’Esercito di Mosca, in Croazia sono entrati 50mila cittadini russi, ossia più del doppio dei profughi ucraini, che si sono fermati a quota 20mila. Attualmente sono 7mila i russi che trascorrono le vacanze in Croazia, nonostante il Cremlino abbia definito la Croazia come “paese ostile” e il fatto che non ci sono collegamenti aerei diretti tra i due Stati. Però, i russi arrivano nelle località di villeggiatura croate attraverso la Serbia e o i voli provenienti dalla Turchia.
I russi, ad eccezione di quelli che sono stati coinvolti dalle sanzioni Ue, possono viaggiare liberamente all’interno dell’Unione europeo per motivi turistici o altri e usare il proprio patrimonio e gli immobili in Croazia. Hanno soltanto bisogno del visto d’ingresso, come confermato dal Ministero degli Esteri e degli Affari europei, che viene rilasciato regolarmente dal Consolato croato in Russia.
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