Dall’FVG comprensione per le istanze della CNI

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Dall’FVG comprensione per le istanze della CNI

FIUME | Il presidente del Consiglio regionale dell’FVG, Piero Mauro Zanin, è rimasto stupito nell’apprendere che 114 connazionali ricoprono ruoli istituzionali nelle autonomie locali e regionali in Croazia e Slovenia. A farglielo presente è stato il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul. L’argomento è stato trattato ieri nel corso dell’incontro avvenuto nella Comunità degli Italiani di Fiume, tra una delegazione del Consiglio regionale dell’FVG e una rappresentanza delle istituzioni della CNI. All’incontro, oltre a Tremul, hanno preso parte pure il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, il presidente della CI di Fiume, Melita Sciucca, il presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, Flavio Cossetto, il direttore del Dramma Italiano, Giulio Settimo, e Ilaria Rocchi, caporedattore del quindicinale Panorama nella veste di rappresentante dell’Edit.
Gli ospiti italiani sono stati informati delle peculiarità della CNI e delle sfide che la medesima si trova ad affrontare. Ilaria Rocchi ha parlato degli sforzi profusi dall’Edit al fine di garantire l’informazione in lingua italiana ai connazionali residenti in Croazia e Slovenia, come pure agli esuli. A proposito di quest’ultimi Ilaria Rocchi ha rilevato l’importanza degli abbonamenti digitali alle testate dell’Edit. Un progetto, questo, apprezzato da Giuseppe Ghersinich, consigliere regionale dell’FVG, che rivendicando le sue origini istriane, ha confermato che gli esuli giuliano dalmati sono sparsi in tutto il mondo e che gli abbonamenti digitali potrebbero rappresentare un veicolo per dare loro il modo di mantenere saldi i legami con la terra d’origine.
Giulio Settimo a sua volta ha annunciato l’intenzione del Dramma Italiano di procedere alla realizzazione di un documentario per far conoscere in Italia la storia della compagnia di prosa professionale della CNI. “Non solo l’unica compagnia stabile italiana all’estero, bensì la prima compagnia stabile italiana in assoluto, antecedente persino al Piccolo Teatro di Milano, fondato da Giorgio Strehler”, ha rilevato Settimo.
Nel corso dell’incontro Tremul e Corva hanno esposto le perplessità dell’UI nei confronti delle modalità di erogazione dei finanziamenti destinati dalla Regione FVG agli italiani nell’ex Jugoslavia. A loro volta i consiglieri dell’FVG hanno annunciato l’intenzione di istituire in seno al Consiglio regionale una commissione dedicata a questi e ad altri temi d’interesse per l’etnia. E Danilo Slokar si è proposto di fare da portavoce delle istanze della CNI in seno al Consiglio regionale. La delegazione guidata da Piero Mauro Zanin ha invitato la CNI ad aderire al Forum incentrato sulle tematiche minoritarie che la Regione FVG intende promuovere nel 2020, includendo interlocutori provenienti dall’Italia, dalla Croazia, dalla Slovenia e dall’Austria.


Di fatto siamo una Comunità unica

“Sono molto contento di essere stato accolto con grande attenzione, umanità e disponibilità da parte della CNI”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale dell’FVG, Piero Mauro Zanin. Da questo incontro vado via con la consapevolezza che qui abbiamo trovato italiani che sono molto legati ai giuliani dell’FVG”, ha aggiunto. “Di fatto siamo una Comunità unica. La storia ci ha posto su due confini diversi, ma il sentimento, la storia, la lingua e il sentirsi profondamente italiani e giuliani in questo caso, ci consente di aprire un percorso nel futuro che veda non solo una collaborazione tra realtà diverse, ma proprio la volontà d’investire su una realtà unica. Noi da parte dell’FVG e magari i governi croato e sloveno da parte dei loro Paesi”, ha notato Zanin. “Penso che da qui possa nascere quel germe di comunità che sono al di là dei confini, che non sono né italiane, né slovene, né croate, bensì europee. Dobbiamo immaginare che possano ripartire insieme per dare uno slancio a questa Europa che sta un po’ soffrendo“, ha affermato il presidente del Consiglio regionale dell’FVG.
“Mi ha meravigliato la grande organizzazione in seno alla CNI, che vede coesistere cultura, teatro, scuola, istruzione, promozione della lingua; come il fatto che ci siano molti italiani che rappresentano le istituzioni locali sia in Slovenia sia in Croazia”, ha puntualizzato Zanin. “Ne possiamo trarre – ha rilevato – un esempio di convivenza, ma anche di capacità di integrare la minoranza al di qua e al di là del confine sloveno e croato con un obiettivo comune, che è la difesa dell’italianità. Allora a questo binomio composto da Slovenia e Croazia, aggiungiamo necessariamente pure l’FVG. Perché sentiamo questi amici italiani e giuliani come una costola della nostra realtà regionale e giuliana. La Regione non solo sarà vicina, ma può trarre anche uno spunto per integrare progetti di sviluppo economico e sociale che ci possono vedere all’avanguardia nella futura Europa”.

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