Da Fieragricola un impulso ai rapporti tra Italia e Croazia

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Da Fieragricola un impulso ai rapporti tra Italia e Croazia

La 114ª edizione della Fiera agricola di Verona (Fieragricola) deve fungere da trampolino di lancio affinché le floride relazioni tra l’Italia e la Croazia migliorino ulteriormente. È questo l’auspicio espresso a Verona da Marija Vučković, ministro dell’Agricoltura croato e presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea per l’agricoltura e la pesca (AGRIFISH), all’inaugurazione di Fieragricola 2020 (29 gennaio – 1.mo febbraio 2020), che vede la Croazia partecipare nel ruolo di Paese partner. La manifestazione è stata inaugurata ieri da Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, con il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e il sindaco di Verona, Federico Sboarina, che hanno portato i loro saluti ai partecipanti giunti da una trentina di Paesi. Da rilevare che Luca Zaia ha salutato in croato la delegazione giunta da Zagabria.
Nel corso del suo intervento, Marija Vučković ha affrontato numerose tematiche, tra le quali il ruolo degli agricoltori nella tutela delle risorse ambientali e della biodiversità. “Gli agricoltori che da generazioni coltivano la terra sono da sempre in prima linea quando c’è da tutelare l’ecosostenibilità. Per loro si tratta di un impulso istintivo”, ha puntualizzato il ministro croato ottenendo un lungo applauso da parte del numeroso pubblico presente nell’Auditorium Verdi del Palaexpo di Veronafiere.

Marija Vučković, che ha tenuto il suo discorso in inglese e italiano, è intervenuta assieme al ministro italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, al termine della tavola rotonda dal titolo “Agribusiness in Africa e le Relazioni commerciali con UE e Italia: opportunità e prospettive”. Al dibattito, moderato dal direttore del TG2, Gennaro Sangiuliano, e introdotto da Denis Pantini, di Nomisma – una società di consulenze fondata da Romano Prodi (già presidente del Consiglio dei ministri italiano e della Commissione europea) – sono intervenuti Giulio Tremonti (ex ministro delle Finanze italiano e presidente di Aspen institute Italia), Padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, e Paolo De Castro, europarlamentare italiano, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
Nel prosieguo della giornata Marija Vučković ha avuto un colloquio con Teresa Bellanova, con la quale ha discusso di rapporti bilaterali e di strategie comuni nell’ottica europea. Successivamente i due ministri hanno visitato il padiglione croato allestito alla fiera. Nel pomeriggio i membri della delegazione croata hanno presentato ai partner italiani le priorità della presidenza croata dell’UE in generale e nella sfera delle politiche agricole, ittiche e zootecniche in particolare.
Oltre al ministro Marija Vučković, a Verona la Croazia era rappresentata pure dal viceministro dell’Agricoltura, Zdravko Barać, da Zdravko Tušek, segretario di Stato in seno al Ministero dell’Agricoltura, dall’Ambasciatore croato a Roma, Jasen Mesić, dal Console generale e dal Console croato a Trieste, rispettivamente Nevenka Grdinić e Gordana Šimić.
Il progetto Croazia Paese partner a Fieragricola 2020 è stato coordinato dal Ministero dell’Agricoltura di Zagabria, dal Ministero del Turismo (attraverso l’Ufficio milanese dell’Ente nazionale croato per il turismo/HTZ), dall’Ambasciata croata a Roma e dal Consolato generale croato a Trieste per conto del Ministero degli Affari esteri ed europei, nonché dall’Ente per il turismo della Città di Zagabria. Il Consolato generale croato a Trieste, assieme agli altri partner menzionati, figura tra i promotori del progetto Croazia Paese partner a Fieragricola 2020 – rassegna internazionale di agricoltura, meccanica agricola, zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi. Con oltre 900 espositori Fieragricola si conferma tra le più rilevanti nel panorama europeo. Un appuntamento che secondo il governatore Luca Zaia rispecchia il vigore dell’agricoltura veneta. “Un’agricoltura digitale che si è lasciata alle spalle il tubo catodico”, ha rilevato il presidente della Regione Veneto.

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