Nonostante i numerosi scontri pubblici e accuse reciproche, il presidente Zoran Milanović e il premier Andrej Plenković hanno raggiunto un accordo su una questione cruciale legata alla sicurezza nazionale. Secondo quanto riportato da Nacional, il tema riguarda la riorganizzazione interna dell’Agenzia per la sicurezza e l’intelligence (Soa), necessaria per contrastare l’aumento degli attacchi informatici diretti contro le istituzioni statali.
Il fenomeno sempre più diffuso delle operazioni ibride, spesso di matrice russa, non rappresenta solo una minaccia per la Croazia, ma mette a rischio anche la sicurezza delle istituzioni europee. Un esempio recente è avvenuto quest’estate, quando hacker hanno attaccato il Centro clinico ospedaliero Rebro di Zagabria, sottraendo importanti database.
Nuovi poteri per gli 007
La riorganizzazione ha richiesto l’approvazione di diversi organi statali, tra cui l’Ufficio della presidenza, che ha accettato le modifiche dopo il via libera da parte dei ministeri degli Affari esteri, delle Finanze e dell’Amministrazione. Successivamente, la proposta è stata approvata dal governo.
Nonostante le modifiche possano sembrare tecniche, esse rappresentano un’ampia trasformazione che ridefinisce il ruolo della Soa. Con l’allineamento alla Legge sulla Sicurezza informatica, l’Agenzia ha acquisito competenze più ampie e un nuovo mandato operativo. Diventando l’ente centrale per la sicurezza informatica nazionale, la Soa ha istituito formalmente il Centro nazionale per la sicurezza informatica.
Fonti governative hanno riferito a Nacional che la Soa sarà responsabile del coordinamento dell’intero sistema nazionale per la rilevazione delle minacce informatiche e della protezione del cyberspazio. Tra le sue attività ci sarà anche la gestione di SK@UT, un sistema di protezione contro gli attacchi informatici, e l’identificazione dei soggetti chiave obbligati a rispettare la Legge sulla sicurezza informatica, includendo decine di aziende e istituzioni critiche in Croazia.
Il nuovo Centro opererà separatamente dal resto della Soa, con una struttura pubblica diversa rispetto alle tradizionali attività segrete dell’Agenzia. Mentre la Soa continuerà a seguire la Legge sui servizi di sicurezza e intelligence, il Centro si atterrà alla Legge sulla sicurezza informatica.
Secondo alcune fonti, la Soa chiedeva da anni al governo di adeguare l’organizzazione alle nuove sfide. Tuttavia, dietro questa ristrutturazione potrebbero celarsi altre motivazioni. Un insider ha dichiarato che tali cambiamenti potrebbero influenzare i rapporti di potere e l’autorità dell’Agenzia, soprattutto a livello locale.
Attualmente, la Soa opera con 10 centri regionali suddivisi in tre categorie, simili alla struttura delle questure. Con il nuovo assetto, i centri di prima e seconda categoria (a Zagabria, Spalato, Fiume e Osijek) rimarranno invariati, mentre quelli di terza categoria situati nelle città più piccole saranno ridotti al livello di uffici.
Questa trasformazione rappresenta un passo significativo per rafforzare la sicurezza informatica della Croazia e rispondere alle crescenti minacce globali.
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