Croazia, verso il ritorno della leva obbligatoria: ecco le novità

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Croazia, verso il ritorno della leva obbligatoria: ecco le novità
Foto: Slavko Midzor/PIXSELL

La Croazia si prepara a reintrodurre il servizio militare obbligatorio, formalmente mai abolito, ma solo “congelato” dal 1° gennaio 2008. Una decisione presa all’epoca per l’alto numero di richieste di obiezione di coscienza e per la crescente preferenza dei giovani verso la leva civile. In quegli anni, il Paese si apprestava a entrare nella Nato e si riteneva che le forze armate professionali, sotto la protezione dell’Alleanza Atlantica, fossero sufficienti per garantire la sicurezza nazionale.

Negli ultimi dieci anni, però, il tema è tornato ciclicamente al centro del dibattito, soprattutto in momenti di crisi come il flusso migratorio del 2015, o durante le tensioni geopolitiche più recenti. Il conflitto in Ucraina, la crescente instabilità nei Balcani occidentali e le discussioni in Serbia sul ripristino della leva obbligatoria hanno accelerato la riflessione anche a Zagabria.

L’annuncio ufficiale, come ricora il canale all news N1, è arrivato dal vicepremier e ministro della Difesa, Ivan Anušić, durante una visita al poligono militare “Eugen Kvaternik” di Slunj, uno dei tre centri in cui sarà organizzato l’addestramento. “Tutto è pronto e siamo in grado di iniziare l’addestramento militare di base anche domani”, ha dichiarato Anušić, sottolineando le difficoltà incontrate nel reclutamento delle riserve delle Forze Armate come una delle ragioni principali per il ritorno alla leva.

Il disegno di legge con le modifiche necessarie sarà a breve sottoposto al Parlamento. Secondo i piani del Ministero della Difesa, i primi contingenti di giovani dovrebbero iniziare l’addestramento in autunno.

Chi sarà chiamato e come funzionerà

Il servizio militare riguarderà inizialmente i cittadini che compiono 19 anni nell’anno solare, ma potranno essere coinvolti anche giovani tra i 19 e i 30 anni. Ogni anno, circa 4.000 nuovi coscritti saranno formati in cinque turni da circa 800 persone ciascuno. Le attività si svolgeranno nelle caserme di Knin, Slunj e Požega.

L’addestramento durerà due mesi. Durante questo periodo, i partecipanti riceveranno una retribuzione mensile netta di circa 1.100 euro. Per i lavoratori, il contratto sarà sospeso e non sarà possibile il licenziamento. Anche i disoccupati riceveranno la stessa retribuzione e per tutti il periodo sarà riconosciuto come contributivo.

Un ulteriore incentivo riguarda il mondo del lavoro: chi avrà completato il servizio militare godrà di un vantaggio nelle assunzioni presso enti pubblici e amministrazioni locali.

Studenti tutelati, previsto il servizio civile per gli obiettori

Gli studenti avranno diritto a posticipare la leva fino al compimento del 29° anno di età, per non interrompere gli studi.

È garantita anche la possibilità di presentare obiezione di coscienza, riconosciuta dalla Costituzione croata all’articolo 47. Chi sceglierà questa strada sarà assegnato a compiti di servizio civile sotto la responsabilità del Ministero dell’Interno e delle autorità locali.

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