
A maggio di quest’anno, in Croazia sono stati registrati 1,9 milioni di turisti, ovvero il 5% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre i pernottamenti sono crollati del 14% (6,6 milioni), secondo i dati dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo (Htz), che mostrano che nei primi cinque mesi gli arrivi turistici sono diminuiti dell’1% e i pernottamenti del 6%.
Nel primo periodo dell‘anno, secondo le stime dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo provenienti dai sistemi eVisitor ed eCrew, un totale di 4,2 milioni di turisti si è registrato per soggiornare in Croazia, ovvero l’1% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre sono stati realizzati poco più di 13 milioni di pernottamenti, il 6% in meno.
Gli stranieri scelgono altre mete
A maggio, i turisti stranieri arrivati in Croazia sono stati il 9% in meno in confronto al 2024, una diminuzione di quasi 1,6 milioni, con 5,7 milioni di pernottamenti (17%) in meno. Al contrario, i turisti croati hanno notificato un aumento a due cifre per arrivi e pernottamenti rispetto a maggio dell’anno scorso: 16% con quasi 342mila arrivi e 18% con 849,5mila pernottamenti, che hanno contribuito anche alla “riduzione” del calo complessivo di maggio.
La situazione è simile per i primi cinque mesi: sono arrivati 3,1 milioni di turisti stranieri (-4%), e hanno registrato 10,6 milioni di pernottamenti (-9%). Poco più di un milione di turisti croati, ovvero il 9% in più, ha registrato 2,4 milioni di pernottamenti, pari all’8% in più, in cinque mesi.
Calo di prenotazioni
Tra i turisti stranieri nei primi cinque mesi di quest’anno, provenienti da circa 25 delle località principali che scelgono la Croazia come meta delle vacanze, si è evidenziato un calo delle prenotazioni: Germania, Austria, Polonia, Francia, Ungheria, Svezia, Ucraina e Irlanda, mentre un numero maggiore proveniva da altri Paesi e ha soggiornato di più rispetto all’anno scorso. Tutte le tipologie di strutture ricettive commerciali hanno constato un minor numero di prenotazioni, mentre quelle non commerciali hanno registrato un leggero aumento.
In base alla tipologia di alloggio commerciale, nei primi cinque mesi del 2025 il maggior numero di pernottamenti, pari al 49% del totale, ovvero 5,7 milioni, è stato registrato negli hotel, evidenziando anche il calo più contenuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a circa l’1%. Seguono le strutture ricettive per famiglie, con 2,9 milioni di pernottamenti, ovvero quasi l’8% in meno, mentre gli 1,9 milioni di pernottamenti nei campeggi rappresentano un calo del 13,3%.
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