
La stagione turistica è giunta al culmine. L’ultimo fine settimana di luglio è trascorso all’insegna di un enorme afflusso di turisti. Attualmente in Croazia soggiornano un milione e 70mila vacanzieri, in gran parte stranieri. La parte del leone spetta ai villeggianti tedeschi, seguiti dagli sloveni, dagli austriaci e dai polacchi. Le destinazioni turistiche più ricercate sono Rovigno, Puntadura (Vir), Medolino, Parenzo, Umago e Ragusa (Dubrovnik). Nell’insieme è la Regione istriana a essere la più gettonata, con Rovigno che si avvicina alla cifra magica dei tre milioni di giornate vacanza. Il mese di luglio si è chiuso con ottimi risultati. Rispetto al 2019, ovvero all’ultima annata prima della pandemia, è stato registrato il 94 p.c. degli arrivi e il 6 p.c. dei pernottamenti. Vi sono buone speranze, secondo Kristjan Staničić, direttore dell’Ente turistico nazionale, di battere a fine stagione il primato del 2019, in quanto già ora in media siamo al 95 per cento delle cifre record dell’anno antecedente alla comparsa del Covid-19.

L’Istria, da parte sua, ha già superato il record conseguito nel 2019. I risultati, come ha confermato il direttore dell’Ente turistico regionale, Denis Ivošević, sono migliori del 2 per cento rispetto all’ultima annata prima della pandemia, con circa 270mila giornate vacanza in più. Naturalmente, ha sottolineato Denis Ivošević, resta pur sempre l’incognita rappresentata dagli introiti valutari. Come dire, non bastano gli ottimi risultati in quanto ad arrivi e pernottamenti, bisogna vedere quanto i vacanzieri spendono, quali siano gli utili conseguiti.
Le immagini che giungono dai valichi di frontiera, dalle autostrade e dagli scali traghetti sono comunque impressionanti. Nel fine settimana sono state registrate quasi dappertutto code chilometriche. I turisti si sono riversati a valanga verso le località balneari dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. L’Ente turistico nazionale ha organizzato la distribuzione di bottigliette d’acqua ai vacanzieri in coda ai valichi. Gli incolonnamenti maggiori, lunghi fino a dodici chilometri, sono stati registrati alla dogana di Bajakovo e all’altezza del traforo di Sveti Rok (San Rocco) nell’entroterra zaratino, sull’autostrada Zagabria-Spalato. Ma anche lo scalo traghetti del capoluogo dalmata è stato preso d’assalto con 70mila passeggeri che si sono imbarcati sui ferry boat per le grandi isole della Dalmazia centrale.

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