Croazia. Turismo: nel 2023 il grande rilancio

Si respira un clima d’ottimismo lungo l’Adriatico orientale, nonostante le difficoltà economiche a livello europeo. Schengen e l’eurozona sono gli assi nella manica

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Croazia. Turismo: nel 2023 il grande rilancio
Nel nucleo storico di Ragusa (Dubrovnik) sono sempre presenti comitive di villeggianti. Foto: Grgo Jelavic/PIXSELL

Il 2023 dovrebbe essere un anno d’oro per il turismo nazionale. Tutto gioca a favore dell’Adriatico orientale, dall’entrata del Paese nello Spazio Schengen, all’adozione dell’euro. La Dalmazia sogna il grande rilancio, non soltanto il ritorno ai fasti precedenti al periodo pandemico, ma anche un ulteriore sviluppo dell’industria dell’ospitalità. La nautica da diporto ha già raggiunto livelli straordinari. Ma anche il resto dell’offerta sta diventando sempre più competitivo.

La rinascita della Dalmazia

L’Associazione delle agenzie di viaggi croate (UHPA) ha scelto la Regione di Spalato e della Dalmazia quale destinazione nazionale del 2023 per il suo intenso sviluppo, gli eccellenti risultati conseguiti nel settore turistico e l’enorme potenziale. Al fine di rafforzare ulteriormente la cooperazione, sviluppare nuovi programmi turistici specifici, promuovere la destinazione stessa e aumentare i consumi turistici, a Spalato è stato firmato il contratto di collaborazione tra l’UHPA e l’Ente per il turismo della Regione di Spalato e della Dalmazia.

Non solo mare e sole

“Ci sono agenzie che si occupano del turismo di massa mentre altre lavorano solo in una zona, ponendo l’accento sui tour gastronomici. È difficile per coloro che se ne occupano raggiungere tali agenzie e noi glielo renderemo possibile”, ha sottolineato Tomislav Fain, presidente dell’UHPA. “Numerose attività, sapori, odori della Dalmazia, tutto questo è disponibile e ci sono persone che vogliono goderseli, non optando soltanto per mare e sole”, ha detto Ivana Vladović, direttrice dell’Ente per il turismo della Regione spalatino-dalmata.
L’ingresso della Croazia nello Spazio Schengen, come sottolineato, non può che portare vantaggi al turismo. Il Paese dal primo gennaio scorso è più facilmente raggiungibile il che significa che i vacanzieri possono recarsi in Croazia senza doversi sottoporre a controlli sia alle frontiere terresti che a quelle marittimi. Ed è su questo vantaggio che si basa la nuova campagna promozionale dell’Ente croato per il turismo (HTZ) che sta già registrando buoni risultati. E i numeri non mentono. Ad oggi in gennaio si sono avuti circa 125mila arrivi di villeggianti che hanno realizzato 400mila pernottamenti per un aumento di rispettivi 16 e 25 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019, anno prepandemico.

Nel 2022 Rovigno si è confermata la regina del turismo croato. Foto Željko Jerneić

Porte aperte con Schengen

La campagna promozionale, che pone l’attenzione sul fatto che la Croazia sia più facilmente raggiungibile con l’entrata nell’area Schengen, viene attuata in Germania, Austria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia, ma anche in Italia, Ungheria, Francia, Olanda e in altri Paesi. Kristjan Staničić, direttore dell’HTZ, reputa che l’accesso della Croazia nello spazio Schengen e l’introduzione dell’euro quale moneta nazionale – due importanti traguardi raggiunti – influiranno positivamente sul futuro sviluppo dell’industria dell’ospitalità nazionale rendendo il Paese più competitivo. “Queste novità sono state salutate positivamente anche dai nostri numerosi partner, tour operator, agenzie di viaggi e autotrasportatori”, ha dichiarato Staničić aggiungendo come quest’anno si auspica che si possano realizzare i risultati conseguiti nel settore turistico nel 2019, anno d’oro dell’industria dell’ospitalità croata.

Affittacamere privati in auge

Durante l’estate 2022 nell’Unione europea gli ospiti hanno trascorso 251 milioni di notti in alloggi in affitto a breve termine (gli affittacamere privati, tanto per intenderci) prenotati per il tramite di Airbnb, Booking.com, Expedia Group e Tripadvisor. Si tratta di un aumento del 24 per cento rispetto all’estate precedente e di 9 punti percentuali in più nei confronti del 2019. E la fascia costiera della Croazia, già in primavera, risultava essere tra le regioni costiere più gettonate occupando il secondo posto con 5,5 milioni di pernottamenti. Queste statistiche – diffuse da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, sono il risultato di un accordo tra la Commissione europea e le quattro piattaforme private raggiunto a marzo 2020, con l’obiettivo di usare dati detenuti da privati come fonte di statistiche ufficiali, anche se in modo sperimentale. Al primo posto si trova l’Andalusia con 6,5 milioni di pernottamenti registrati nel secondo trimestre 2022. Medaglia di bronzo invece per la Provenza-Alpi-Costa azzurra dove nello stesso periodo si sono avuti 5,2 milioni di giornate vacanza.Nel commentare i dati relativi al secondo semestre 2022, da Eurostat hanno fatto sapere che le prenotazioni per la prima volta hanno superato i livelli del 2019, ossia quelli prepandemici mentre nei primi sei mesi dell’anno scorso tramite le sunnominate piattaforme private sono stati prenotati 199,4 milioni di pernottamenti.

Il traghetto Zadar nel porto di Spalato

Sempre più vacanzieri cinesi

Insomma la voglia di viaggiare è tanta dopo gli anni contrassegnati dalla pandemia da Covid-19. Ne sanno qualcosa i turisti cinesi che in questo periodo si stanno rivolgendo alle rappresentanze delle agenzie di viaggi croate per informazioni relative soprattutto al periodo autunnale. Come reso noto dall’Ufficio dell’Ente croato per il turismo (HTZ) in Cina, “la Croazia è tra le mete turistiche più popolari dei cinesi e da quando non c’è più l’obbligo di quarantena per chi arriva dalla Cina, al nostro ufficio stanno pervenendo un gran numero di domande relativa alla Croazia”, ha dichiarato Franka Gulin, direttrice dell’Ufficio dell’HTZ in Cina. “Gioca a favore anche l’entrata della Croazia nello Spazio Schengen che facilita di gran lunga i viaggi ai turisti provenienti dai Paesi aventi il regime di visti”, ha aggiunto Franka Gulin.
In Croazia, stando ai dati dell’HTY nel 2019 sono arrivati 494,2 mila vacanzieri cinesi realizzando 668,3 mila pernottamenti. Già nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19 ne sono giunti soltanto circa 21mila con 45mila giornate vacanza mentre nel 2021 i turisti cinesi in Croazia sono stati 12 mila che hanno realizzato 38mila pernottamenti. Nel 2022 tali cifre sono aumentate portando a 34,3 mila le presenze e a 93mila i pernottamenti. Ma si è trattato soprattutto di viaggi d’affari e in numero esiguo di vacanze.

L’incognita del Covid-19

“Quest’anno gli ospiti cinesi dovrebbero soggiornare in Croazia in autunno. Il tutto, comunque, dipenderà dalle misure epidemiologiche dell’Unione europea nei confronti della Cina visto che l’epidemia da coronavirus in quel Paese è tornata a correre”, ha dichiarato Dario Guljelmović dell’agenzia di viaggi Uniline, presente sul mercato cinese da lunghi anni.

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