Croazia. Turismo nautico a gonfie vele

Ottimi risultati finanziari dell’ACI, che gestisce la più grande catena di marina del Mediterraneo

0
Croazia. Turismo nautico a gonfie vele
Il marina di Dubrovnik (Ragusa)

Nei primi sei mesi del 2024 l’ACI, la più grande catena di marina del Mediterraneo e leader regionale del turismo nautico, ha raggiunto un totale di 15,1 milioni di euro di ricavi dalle vendite, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente, pari a 1,2 milioni di euro in più, con il maggior incremento registrato nei servizi di ormeggio annuale, con una crescita di 1,1 milioni di euro. I risultati ottenuti nel primo semestre sono in linea con i risultati che generalmente caratterizzano l’inizio dell’anno commerciale, precedendo il picco della stagione turistica.
Una stagione di successo
“Le attività della società nella prima metà del 2024 sono state caratterizzate dai preparativi per la stagione, sotto forma di attività promozionali e partecipazione a fiere, dalla definizione delle condizioni commerciali che vengono solitamente stabilite all’inizio di aprile per l’anno in corso, nonché dalla preparazione e valorizzazione dei marina attraverso investimenti e manutenzione straordinaria. Gli investimenti realizzati, pari a 1,4 milioni di euro, dimostrano l’impegno della società nello sviluppo infrastrutturale, nella modernizzazione delle infrastrutture esistenti e nel miglioramento della sicurezza e della qualità dei servizi. Nel periodo di riferimento, tali investimenti sono stati realizzati nei marina di Arbe, Scardona (Skradin) e Veljko Barbieri a Slano.
I risultati finanziari ottenuti mostrano un aumento dei ricavi operativi dell’8% e delle spese operative del 15%, il che ha comportato una diminuzione del risultato lordo. La quota più significativa dei ricavi annuali si ottiene principalmente durante il terzo trimestre. In base alle previsioni e ai trend, ci aspettiamo un successo durante il picco della stagione, così come nella post-stagione, e tradizionalmente buoni risultati a livello annuale”, ha dichiarato Kristijan Pavić, presidente del Consiglio di amministrazione dell’ACI.
Aumento significativo dei ricavi
Nei primi sei mesi, la catena nautica nazionale ha realizzato 15,6 milioni di euro di ricavi operativi, con un incremento di 1,2 milioni di euro, pari all’8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente grazie alla crescita dei ricavi dai servizi di ormeggio annuale. Per quanto riguarda i ricavi dalle vendite, un aumento significativo è stato registrato nei marina ACI di Ragusa, Spalato, Abbazia e Cherso, dove i ricavi delle vendite nel primo semestre sono stati superiori di oltre 100 mila euro rispetto allo stesso periodo del 2023. La società prevede per il piccol della stagione nautica un aumento dei ricavi delle vendite in tutte le unità operative.
In conformità con il contratto collettivo che lega permanentemente la retribuzione al Regolamento sull’ammontare del salario minimo, c’è stato un aumento dei costi salariali di 1,3 milioni di euro, il che ha rappresentato il 60% dell’aumento complessivo dei costi, portando conseguentemente a un incremento delle spese operative del 15%, pari a 2,1 milioni di euro. Tali cambiamenti, insieme ai costi dei servizi, hanno influenzato l’aumento dei costi, portando a un risultato operativo nel primo semestre del 2024 inferiore di 0,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In base alla dinamica operativa dell’ACI, i risultati registrati nel primo semestre sono in linea con la dinamica consueta dei risultati ottenuti che caratterizzano l’inizio dell’anno commerciale, precedendo la parte più intensa della stagione.
Investimenti nella qualità
Negli ultimi periodi, l’ACI ha implementato una serie di nuove soluzioni per migliorare e sviluppare i servizi esistenti e nuovi, mentre nel prossimo periodo gli investimenti saranno orientati agli investimenti necessari per mantenere la qualità dei servizi in tutte le unità della catena. La priorità nello sviluppo e nell’attuazione di tutte le future attività commerciali è l’estensione della durata dei contratti di concessione, che rappresenta un prerequisito per ulteriori investimenti nel sistema esistente dei marina ACI. Poiché tutte le concessioni (ad eccezione dei marina “Veljko Barbieri” e dell’ancoraggio Žut) scadono nel 2030, la questione del rinnovo delle concessioni è di assoluta importanza per il continuo sviluppo delle attività dell’azienda e attualmente è al centro dell’attenzione della direzione della società.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display