Croazia. Trasporto sanitario ripristinato, ma lo sciopero della sanità prosegue

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Croazia. Trasporto sanitario ripristinato, ma lo sciopero della sanità prosegue

Lo sciopero dei tecnologi radiologici, dei tecnici di laboratorio e degli autisti delle ambulanze continuerà fino a quando non sarà determinata la data esatta in cui le richieste del Sindacato saranno state soddisfatte. “Non deve essere subito, ma stiamo cercando una data precisa. Fino a quando non l’avremo, non ci arrenderemo”, ha detto il presidente del Sindacato “Zajedno”, Krunoslav Kušec. Il Sindacato chiede un aumento della base salariale dei suoi iscritti del 20 p.c., una modifica dei coefficienti e la restituzione dell’indennità per il pasto caldo. Il ministro del Lavoro Marin Piletić ha dichiarato che le richieste sindacali saranno esaminate dalla Commissione per il monitoraggio e il miglioramento del sistema salariale nei servizi statali e pubblici, che si riunirà tra due settimane. Kušec però ha risposto che “quella Commissione si è già riunita in primavera, ma non ha fatto nulla”.

L’agitazione, dunque, prosegue, anche se di fatto molti autisti delle ambulanze hanno rinunciato a scioperare. “Oggi, 13 novembre non un solo autista di ambulanze ha scioperato negli istituti di medicina d’urgenza”, ha riferito l’Istituto croato di medicina d’urgenza (HZHM), secondo il quale solo 28 dei 1.599 conducenti di ambulanze martedì erano in sciopero. Il trasporto medico in tutte le Regioni è stato recentemente fuso con i dipartimenti di medicina d’urgenza conteali nei quali gli scioperi sono vietati per legge onde proteggere la sicurezza dei pazienti. La sentenza della Corte Suprema del 2020 ha confermato che lo sciopero negli istituti di medicina d’urgenza è illegale. Il ministro della Sanità, Vili Beroš, ha puntualizzato che i conducenti delle ambulanze sono stati avvertiti che non avevano il diritto di scioperare, perché molti di loro non erano stati informati che stavano commettendo violazioni.

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