
I dati del Registro della popolazione potrebbero servire, in futuro, anche ai fini dell’introduzione dell’imposta sugli immobili. Il ministro delle Finanze, Marko Primorac, durante la conferenza stampa di presentazione del concorso relativo agli scontrini fiscali, è stato subissato da domande sulla possibile introduzione in tempi relativamente brevi di una tassa sugli appartamenti vuoti e sul fatto se le banche si ribelleranno nei confronti di una simile eventualità. Primorac non ha voluto sbilanciarsi troppo, anche se ha lasciato presagire che qualcosa bolle in pentola.
Innanzitutto ha messo le mani avanti rilevando che una sorta di imposta sugli immobili esiste già. Ha spiegato in questo contesto che esiste una tassa sulle case per le vacanze e riguarda ogni edificio utilizzato occasionalmente o stagionalmente. Pertanto, copre tutte le proprietà tranne quelle in cui qualcuno ha la residenza e vive e quelle che sono in locazione permanente. Il ministro ha evidenziato che la tassa sulle case per le vacanze dovrà cambiare nome e andrà ulteriormente chiarito che non si applica solo alle case o solamente alle case vicino al mare. Primorac ha ricordato inoltre che dall’inizio di quest’anno la soglia per la determinazione della tassa sulle case per vacanze è stata innalzata a cinque euro al metro quadrato.
Il ministro delle Finanze ha puntualizzato ancora che il sistema fiscale dovrebbe subire una trasformazione verso una tassazione più intensiva sugli immobili e una minore tassazione sul lavoro, ma questo cambio di rotta, come sottolineato, sarà graduale. “Abbiamo l’imposta sugli immobili, ma non è nella forma desiderata, non è come vorremmo”, ha detto Primorac, rilevando che l’obiettivo è calcolare l’imposta in base al valore degli immobili e non alla metratura degli stessi.
Come dire, si va inevitabilmente nella direzione di un incremento della pressione fiscale sugli immobili, nonostante tutte le resistenze dei proprietari di case che in Croazia sono una moltitudine. Uno dei motivi dichiarati per procedere in tale direzione è anche quello di arrivare a un calo del prezzo degli immobili, che continua a salire (specie nel caso degli appartamenti nuovi) nonostante la diminuzione delle compravendite.
Anche il vicepremier Branko Bačić ha annunciato che l’aumento della pressione fiscale sugli immobili sarà una delle novità della strategia abitativa che dovrebbe essere resa nota fra breve. Il vicepremier ripete spesso che solo a Zagabria ci sono 54mila alloggi vuoti, a Spalato 10mila, a Fiume 8,5mila… Imponendo tasse sugli appartamenti vuoti il governo e anche l’opposizione di sinistra vorrebbero spingere i proprietari a immetterli sul mercato delle locazioni per far scendere i prezzi degli affitti che nelle maggiori città si aggirano già dai 10 ai 15 euro al metro quadrato.
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