In Croazia scarseggia l’interesse per la vaccinazione contro il Covid-19 e quindi bisogna escogitare qualcosa per far arrivare il siero a tutti, anche a coloro che vivono in paesi piccoli e isolati. Della serie “se Maometto non va alla montagna la montagna va da Maometto”. “Faremo tutti gli sforzi necessari per far arrivare il vaccino contro il coronavirus a ogni cittadino che si vorrà immunizzare”, ha dichiarato il ministro della Sanità Vili Beroš al termine della riunione del gruppo di lavoro per l’esecuzione della campagna vaccinale alla quale hanno preso parte rappresentanti del Ministero della Sanità, dell’Istituto croato per la salute pubblica (HZJZ) e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione pensionistica (HZZO). Ed ecco la novità: team dell’HZJZ e delle sue sedi regionali effettueranno vaccinazioni a domicilio recandosi in tutte le località delle rispettive Contee, ma soprattutto andranno a casa di coloro che vivono in luoghi isolati. Inoltre alla campagna vaccinale parteciperanno più attivamente i medici che si occupano della medicina del lavoro, i quali avranno il compito di recarsi nelle aziende e somministrare il siero antiCovid ai dipendenti che finora non si sono vaccinati, ma che comunque sono intenzionati di farlo. Il ministro Beroš ha ricordato inoltre che i cittadini si possono vaccinare dal proprio medico di famiglia, presso gli Istituti regionali per la salute pubblica e nei punti allestiti a tale scopo nelle maggiori città del Paese. Ha invitato ancora una volta tutti i cittadini e gli “addetti ai lavori” a includersi nella campagna di vaccinazione: “Soltanto così potremo avere una stagione turistica di successo, festeggiare tutti assieme le vittorie della nazionale di calcio che prenderà parte agli Europei, far sì che i giovani possano stare in compagnia spensieratamente e che i maturandi possano partire per i viaggi di maturità”.
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