Croazia. Regali? 500 kune possono bastare

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Croazia. Regali? 500 kune possono bastare

La maggior parte delle persone (31,6 p.c.) che hanno partecipato al sondaggio promosso dalla rivista “Ja trgovac” e dall’agenzia Hendal sui consumi di fine anno, intende sborsare per i regali natalizi fino a 500 kune. L’inchiesta è stata realizzata nel corso del mese di novembre e ha riguardato i cittadini croati over 16. Il 24 p.c., invece, intende spendere per i doni più di 200 kune. Si denota un aumento del 18 p.c. (contro i 13,3 punti percentuali dell’anno scorso) di coloro che sborseranno fino a 1.000 kune per i presenti di fine anno, mentre il 6 p.c. degli interpellati farà acquisti che supereranno quest’importo. Il 21 p.c. delle persone intervistate dai sondaggisti ha dichiarato di non aver pianificato l’acquisto di doni di Natale. Il 59,2 p.c. degli interpellati ha deciso di affidarsi agli acquisti online contro il 55 per cento del 2020. Il sondaggio ha dimostrato, inoltre, come al 41 p.c. degli intervistati piaccia dedicarsi agli acquisti dei regali da consegnare a Natale mentre per il 22 p.c. questa pratica rappresenta una fonte di stress. Ed infine, sempre in base all’inchiesta in parola, il 10 p.c. degli interpellati (stessa percentuale dell’anno scorso) trascorrerà una settimana di vacanza sulla neve.

La settimana bianca rimane un must. Foto: Roni Brmalj

Intanto, nelle prime due settimane di dicembre i cittadini croati hanno speso 7,4 miliardi di kune (è il valore degli scontrini fiscalizzati). Un dato che gli esperti hanno interpretato come un segnale positivo se non una prova vera e propria che l’economia si sta riprendendo dalla crisi connessa all’emergenza sanitaria generata dalla pandemia di Covid-19. Dicembre è tradizionalmente il mese che frutta ai commercianti gli incassi maggiori. Stando agli addetti del settore entro la fine del mese la spesa complessiva potrebbe lievitare di ulteriori 10 miliardi di kune. L’anno scorso i consumi durante il mese di dicembre avevano sfiorato i 16 miliardi di kune. Stando ai dati forniti dall’Ufficio delle imposte, la settimana scorsa i cittadini croati hanno speso in media il 20 p.c. in più rispetto agli inizi deli dicembre 2020, periodo in cui gli esercizi di ristorazione erano chiusi mentre i negozi erano aperti. L’incremento della spesa potrebbe essere favorito anche da una serie di circostanze, ad iniziare dai complessivi 1,5 miliardi che si stima i datori di lavoro elargiranno ai rispettivi dipendenti a titolo di gratifica natalizia e premi di risultato, gratifiche per i dipendenti con figli, premi fedeltà ed altro. Inoltre, buona parte delle unità dell’autogoverno locale e talvolta pure quelle regionali elargiranno ai pensionati gratifiche natalizie del valore di alcune centinaia di kune. Quest’anno a contribuire all’aumento dei consumi ci saranno pure i turisti che trascorreranno le festività di fine anno in Croazia e i lavoratori croati all’estero (dove spesso sono in atto misure antiepidemiche ben più severe di quelle croate) che faranno rientro a casa. Ma bisognerà fare attenzione perché si rischia l’espansione dei contagi nei primi mesi del nuovo anno.

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