
Sui mega aumenti di paga dei funzionari statali (che riguarderanno anche quelli locali in molti casi: ad esempio il sindaco di Fiume che vedrà praticamente raddoppiato il suo stipendio) non si torna indietro. Bando al populismo, i ritocchi di circa il 70 p.c. ci saranno e basta. Questo il messaggio di fondo lanciato ieri dal premier Andrej Plenković che, lo ricordiamo, vedrà aumentare il suo stipendio dagli attuali 3.263 euro a 5.535 euro netti mensili. Parlando degli aumenti salariali dei funzionari governativi, il primo ministro ha ribadito che i loro stipendi dovrebbero valorizzare adeguatamente il lavoro svolto. Inoltre, i funzionari del settore statale e pubblico, poliziotti, soldati, giudici, procuratori, nonché i lavoratori del settore privato hanno già ricevuto stipendi più alti, per cui i funzionari governativi non possono rimanere isolati, ha aggiunto il premier. “Se si gestisce il bilancio dello Stato, ognuno nel proprio Dicastero, se si prendono decisioni strategiche chiave e si propongono leggi, allora penso che dovremmo mettere da parte la demagogia e guardare realisticamente a quanto sono cresciuti in media i salari minimi, le pensioni e il PIL”, ha osservato il primo ministro. Fatto sta che con l’aria di crisi che tira e i buchi nel bilancio dello Stato i cittadini saranno costretti comunque a stringere la cinghia nel periodo a venire.
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