Il ministro delle Finanze, Marko Primorac, ha confermato l’introduzione della tassa sugli immobili. Ha dichiarato che coloro che affittano proprietà per almeno 10 mesi all’anno non dovranno pagare la tassa sugli immobili, mentre chi si dedica all’affitto a breve termine sarà soggetto a tassazione. Questa nuova normativa implica che anche le unità di governo locale che finora non avevano applicato la tassa sugli immobili saranno ora obbligate a farlo. Inoltre, i limiti attuali della tassa verranno aumentati.
Un’altra novità significativa riguarda l’aumento delle soglie fiscali. “La proposta prevede un innalzamento sia della soglia minima che di quella massima,” ha dichiarato il ministro Primorac, senza però fornire dettagli specifici sui nuovi importi, rimandando ulteriori spiegazioni alla conferenza stampa prevista per lunedì.
Secondo fonti non ufficiali, la soglia massima dell’imposta potrebbe raddoppiare dagli attuali 5 euro al metro quadrato a 10 euro al metro quadrato. Il ministro ha inoltre precisato che la determinazione dei soggetti obbligati al pagamento della tassa avverrà nel mese di marzo dell’anno corrente. Coloro che, a quella data, avranno stipulato un contratto di affitto a lungo termine per almeno dieci mesi nell’anno in corso, non saranno tenuti a pagare l’imposta sugli immobili.
Il ministro ha criticato l’attuale sistema di tassazione per gli affitti a breve termine, definendolo “ridicolo” per via delle tariffe forfettarie attualmente in vigore. “L’aumento del carico fiscale per gli affitti turistici a breve termine è necessario. Si sono create delle vere e proprie oasi fiscali nel settore immobiliare,” ha affermato Primorac, sottolineando come l’attuale modello economico non sia né equo né sostenibile.
Le nuove misure mirano a regolamentare in maniera più rigorosa il mercato immobiliare, favorendo gli affitti a lungo termine e riducendo le agevolazioni per chi si dedica agli affitti brevi, soprattutto nel settore turistico.
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