Croazia. Non vi sarà penuria di gas per i cittadini e l’economia

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Croazia. Non vi sarà penuria di gas per i cittadini e l’economia

L’attuazione della delibera governativa in base alla quale la compagnia petrolifera nazionale INA deve vendere all’Ente elettroenergetico (HEP) tutto il gas prodotto dai giacimenti croati appare molto più difficile del previsto. L’INA infatti è vincolata da sette contratti sottoscritti da tempo che, a quanto sembra, non si possono rescindere o comunque non è conveniente farlo. Il ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, Davor Filipović, ha cercato ieri di placare gli animi e fugare i timori su una possibile crisi del gas sul mercato nazionale. Il ministro ha ricordato, in questo contesto, che il governo ha emanato una decisione con la quale per gli ospedali, le scuole, gli asili e le altre istituzioni pubbliche è stato assicurato il metano di produzione nazionale al prezzo di 41 euro per metro cubo. L’Esecutivo ha inoltre imposto alla compagnia petrolifera nazionale INA di aumentare del 10 per cento la produzione dei giacimenti di gas situati in Croazia. Per quanto concerne i sette contratti sottoscritti da tempo dall’INA, il ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile ha spiegato che si è deciso di fare un’eccezione per evitare danni ulteriori. Ma a parte questi contratti, come ha evidenziato Davor Filipović, rimane l’obbligo per la compagnia petrolifera nazionale di trasferire il metano prodotto nei giacimenti dell’Alto Adriatico o in Slavonia all’Ente elettroenergetico (HEP) al prezzo fissato dal governo. Quindi non dovrebbero esserci problemi per le istituzioni pubbliche di vitale importanza, che dovrebbero avere a disposizione, come preventivato, gas a sufficienza a prezzi abbordabili.
Nell’insieme, secondo il governo, l’inverno dovrebbe trascorrere tranquillo sul fronte energetico sia per l’economia che per l’utenza domestica, senza scossoni di rilievo per quanto riguarda l’approvvigionamento di metano. Il ministro ha ribadito in quest’ambito che tutti i quantitativi disponibili di gas devono essere dirottati all’HEP che poi li trasferirà a coloro che ne hanno bisogno. Tutti i distributori che lamentano perdite potranno acquistare il gas dall’Ente elettroenergetico, il che – ha spiegato Davor Filipović – farà sì che fino al 31 marzo del 2023 non ci saranno aumenti di prezzo del metano per i consumatori. Le decisioni del governo nell’insieme vanno soprattutto a favore dei cittadini, meno degli imprenditori. Secondo il ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile in questo momento non vi è penuria di gas in Europa in quanto tutti i depositi sono pieni. Gli sbalzi dei prezzi sono pertanto, sempre secondo Davor Filipović, da addebitare alla speculazione. L’auspicio è che nel periodo a venire la situazione si stabilizzi.
Nuove trivellazioni nell’Adriatico
La Croazia fa chiaramente affidamento per superare indenne l’inverno e per sopperire alla mancanza di gas russo nel periodo a venire sulla produzione dei giacimenti nazionali e anche sulle nuove trivellazioni soprattutto nei fondali dell’Alto Adriatico che dovrebbero permettere in futuro maggiori quantitativi di metano. Non bisogna dimenticare nemmeno il raddoppio delle capacità produttive del rigassificatore di Castelmuschio (Omišalj) sull’isola di Veglia.

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