
Novità in vista per le madri che percepiscono uno stipendio nella media nazionale durante la loro vita lavorativa, infatti, queste riceveranno circa 17 euro in più di pensione, invece dei precedenti 8,5 euro per figlio. Le donne il cui stipendio si aggira intorno al salario minimo o è inferiore del 10% rispetto alla media potranno contare su 14 euro, mentre chi guadagna il doppio della media potrà avere un bonus fino a 35 euro in più.
L’indennità di maternità viene erogata dall’inizio del 2019 ed è percepita da circa 97.000 persone, per lo più donne. Inizialmente prevedeva sei mesi di servizio aggiuntivo, che, secondo le nuove norme, saranno aumentati a un anno per ogni figlio nato. L’indennità è percepita anche da un numero minore di padri e tutori che si sono presi cura di bambini piccoli e hanno usufruito del congedo parentale, scrive il Večernji list. Le associazioni dei pensionati chiedono che l’indennità di maternità, ovvero “l’aumento del servizio aggiuntivo per un figlio”, venga applicata retroattivamente a tutte le madri, che, secondo le loro stime, potrebbero essere circa trecentomila in più.
Si stima che in Croazia le pensionate siano circa 640.000 e la loro retribuzione media, per meno di 32 anni di servizio, ammonta a circa 590 euro. Il governo Plenković per ora ha accantonato questa proroga. Alcuni funzionari l’hanno giustificata con motivi legali, altri con motivi economici, ma in ogni caso la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsi sull’indennità in questione. Quando è diventato chiaro che il governo non l’avrebbe estesa a tutte le madri, l’ex deputato e sindacalista dei pensionati, Željko Šemper di Čakovec, recentemente scomparso, ha chiesto a marzo una revisione della costituzionalità della legge.
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