Croazia. «Ma i turisti italiani dove sono»

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Croazia. «Ma i turisti italiani dove sono»
Foto Goran Žiković
“La presenza degli ospiti italiani in Croazia sta diminuendo”, lo dice non senza meravigliarsene in un intervento sul canale all news N1 il presidente dell’Associazione delle agenzie turistiche croatem Boris Žgomba alla vigilia di Ferragosto. Dopo due anni di pandemia e l’aumento dei prezzi gli italiani rinunciano a tutto, vacanze comprese. Oggi stando ai tg, ad esempio, Milano è ancora piena. Chi può, per una serie di motivi, preferisce la destinazione nazionale.
In Istria e nel Quarnero si notano italiani provenienti soltanto dalle regioni più vicine, Friuli, Veneto, Trentino, o da chi in Istria e a Fiume può contare su parenti dove pernottare risparmiando sull’albergo. Italiani a parte, anche tutti gli altri turisti presenti non è che spendono come succedeva una volta, molti risparmiano sul cibo,mangiando ai vari take away, ai supermercati, invece di andare “a caccia” dei pregiati scampi o del pesce, accessibili esclusivamente a una clientela economicamente potente. Oggi i turisti rappresentano quel ceto medio d’Europa che dopo la pandemia e la crisi si è ritrovato in difficoltà.
“Quando si parla di numeri sotto forma di pernottamenti e arrivi, non si raggiungerà l’anno record del 2019, ma non è questo l’obiettivo e non dobbiamo preoccuparcene – ha proseguito Žgomba –. Tuttavia, è certo che il fatturato sarà superiore a quello del 2019, ma la domanda è sempre cosa mostrerà il bilancio alla fine”.
“Difficilmente la Croazia può confrontarsi con la Grecia e la Turchia – ha commentato -. Al momento, noi siamo una destinazione automobilistica, mentre loro sono una destinazione aerea.  Si dice spesso che siamo troppo cari.  I prezzi sono influenzati dalla domanda e dall’offerta, e non credo che si tratti di nuovi ospiti, ma di coloro che si stanno abituando al nuovo turismo.  Hanno un aumento di prezzo simile nei loro Paesi”, ha concluso Žgomba.

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