Croazia, l’inflazione accelera per il quarto mese consecutivo: +4%

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Croazia, l’inflazione accelera per il quarto mese consecutivo: +4%
Foto: Dusko Jaramaz/PIXSELL

L’Istituto nazionale di Statistica (DZS) ha annunciato oggi, lunedì 24 febbraio, che i prezzi al consumo in Croazia a gennaio sono aumentati del 4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo di accelerazione dell’inflazione su base annua. Rispetto a dicembre 2024, i prezzi sono cresciuti in media dello 0,1%.

Lo certifica anche Eurostat, spiegando che nell’Eurozona i tassi più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%), Italia, Irlanda e Finlandia (tutte all’1,7%), mentre quelli più alti si sono invece osservati in Ungheria (5,7%), Romania (5,3%) e Croazia (5%).

I dati confermano le prime stime pubblicate dal DZS all’inizio di febbraio, evidenziando una tendenza al rialzo iniziata ad ottobre 2024, quando l’inflazione ha interrotto un periodo di rallentamento, registrando un aumento del 2,2%. Da allora, l’inflazione ha continuato a crescere, raggiungendo il 2,8% a novembre, il 3,4% a dicembre e infine il 4% a gennaio.

Le categorie più colpite

Su base annua, l’aumento più significativo dei prezzi è stato registrato nel settore dei ristoranti e degli hotel, con un incremento del 9,7%. Altre categorie che hanno visto aumenti rilevanti includono vari beni e servizi (+7,5%), ricreazione e cultura (+5,8%), istruzione (+5,4%), cibo e bevande analcoliche (+5,1%), salute (+4,5%) e abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili (+4,2%). Anche le bevande alcoliche e il tabacco hanno registrato un aumento medio del 3,9%, mentre i trasporti sono cresciuti del 3%. La categoria degli arredi e delle attrezzature per la casa ha visto un aumento dell’1,7%.

Calo dei prezzi in alcuni settori

Non tutte le categorie hanno seguito questa tendenza al rialzo. Le comunicazioni hanno registrato un calo dei prezzi dell’1,9%, mentre l’abbigliamento e le calzature sono diminuiti dell’1,7%. Su base mensile, l’abbigliamento e le calzature hanno subito un calo significativo del 14,7%, rappresentando l’unica categoria con una diminuzione dei prezzi. I prezzi dell’istruzione, invece, sono rimasti stabili rispetto a dicembre.

Secondo il DZS, l’aumento dei prezzi su base annua è stato particolarmente evidente nei servizi (+6,3%), seguiti da cibo, bevande e tabacco (+4,9%) ed energia (+4,3%). I prodotti industriali non alimentari senza energia hanno registrato un aumento più modesto dello 0,5%. Su base mensile, l’energia ha visto un aumento del 2%, i servizi dell’1,4% e il cibo, bevande e tabacco dell’1,1%. Al contrario, i prodotti industriali non alimentari senza energia hanno registrato un calo del 3,4%.

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