Croazia, leva obbligatoria: due opzioni per gli obiettori

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Croazia, leva obbligatoria: due opzioni per gli obiettori
Foto Hrvoje Jelavic/PIXSELL

Importanti novità arrivano dalla riunione di vertice del Governo croato: le reclute che parteciperanno al servizio militare obbligatorio riceveranno un’indennità mensile di circa 1100 euro*l, comprensiva di vitto e alloggio. Il tempo trascorso in caserma sarà inoltre “riconosciuto come anzianità lavorativa e i partecipanti avranno “priorità nell’accesso ai posti nella pubblica amministrazione”, scrive 24 sata.

Per chi si dichiarerà obiettore di coscienza, sono previste due alternative:

1. Servizio nella protezione civile, della durata di tre mesi, con formazione per interventi in emergenze come incendi, alluvioni o terremoti. In questo caso, il compenso sarà di circa 250 euro al mese.

2. Servizio nelle amministrazioni locali, per quattro mesi, con incarichi di pubblica utilità come la manutenzione del verde o la pulizia dei canali. Non è ancora stato deciso se anche questa opzione darà diritto al riconoscimento dello status lavorativo.

Queste novità fanno parte del pacchetto di riforme della difesa nazionale, discusso in un incontro ad alto livello con il primo ministro e i principali rappresentanti del Governo, del Ministero degli Esteri, delle Forze Armate e del Ministero della Difesa.

Durante la riunione sono stati concordati tre documenti chiave:

– La nuova strategia di difesa nazionale.
– Il piano di sviluppo a lungo termine delle Forze Armate*l.
– Le modifiche alla Legge sulla Difesa, che includeranno l’introduzione della formazione militare di base.

I primi due documenti sono già stati aggiornati in base ai recenti cambiamenti geopolitici e saranno presto inviati al presidente Zoran Milanović per un’ulteriore armonizzazione. Riguardo alla Legge sulla Difesa, le modifiche sono in fase di finalizzazione e saranno sottoposte a consultazione pubblica a giugno, con un primo voto in Parlamento previsto per luglio. Dopo la pausa estiva, il secondo voto è atteso a settembre, con approvazione definitiva entro ottobre.

Il nuovo quadro normativo per la leva militare dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2025.

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