Croazia. Lavoratori stranieri: proroga dei permessi di soggiorno

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Croazia. Lavoratori stranieri: proroga dei permessi di soggiorno

La Legge sugli stranieri in vigore in Croazia è stata sottoposta a modifiche che sono state illustrate ieri dal ministro del Lavoro, Marin Piletić nel corso della conferenza vertente sul tema “La Croazia di cui abbiamo bisogno: Benvenuti in Croazia – Le sfide dell’integrazione dei lavoratori stranieri”.
Il numero delle richieste di rilascio dei permessi per i lavoratori stranieri non corrisponde al numero dei lavoratori stranieri impiegati attualmente in Croazia e, secondo i dati dell’Istituto per l’assicurazione pensionistica, ce ne sono 143mila, ha fatto sapere Piletić.
“Di questi lavoratori, quasi 12mila provengono da Paesi europei, mentre quasi la metà della rimanente cifra proviene da Paesi vicini, in primo luogo da Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Macedonia del Nord, Kosovo e Albania”, ha specificato il ministro.
Negli ultimi anni si è avuto un aumento dei lavoratori provenienti dai Paesi asiatici, con Nepal, India e Filippine in testa.
“La manodopera straniera non ha abbassato il prezzo del lavoro in Croazia, ma ha risposto a tutte le sfide dell’economia croata”, ha detto ancora il ministro. Nonostante il numero record di occupati in Croazia, i lavoratori stranieri rappresentano l’8% della forza lavoro complessiva.
Piletić ha dichiarato che il governo, dopo aver consultato le parti sociali – sindacati e datori di lavoro – ha preparato gli emendamenti alla Legge sugli stranieri.
“Il permesso di soggiorno e di lavoro avrà una validità di tre anni (finora era valido soltanto un anno), a seconda della durata del contratto. L’obiettivo è consentire una più facile transizione all’interno dello stesso datore di lavoro verso impieghi diversi, nonché un più facile cambio di datore di lavoro”, ha reso noto Piletić.
I nuovi criteri prevedono l’obbligo di un fatturato minimo mensile sui conti bancari delle agenzie che importano manodopera straniera e la limitazione del numero di richieste in relazione al numero dei dipendenti a tempo indeterminato di tali agenzie. L’obiettivo è l’integrazione dei lavoratori stranieri nella società croata, ha sottolineato il ministro. Per la prima volta vengono apportate modifiche alla Legge sugli stranieri riguardanti le condizioni degli alloggi per i lavoratori provenienti dall’estero. Il ministro ha fatto riferimento alle condizioni disumane in cui vivono i lavoratori stranieri e ha spiegato che non ha senso che esistano criteri e norme per l’alloggio dei lavoratori stagionali, mentre non esistono norme prescritte per l’alloggio di quelli stranieri. Si parla dunque di
“idoneità alloggiativa”, ossia della conformità di un alloggio alle norme e ai requisiti stabiliti dalle autorità locali o nazionali per garantire la sicurezza e la salute degli occupanti.
“Spetterà al Ministero degli Interni emanare un regolamento su norme e requisiti degli alloggi che ospiteranno i lavoratori stranieri in Croazia”, ​​ha annunciato il ministro del Lavoro.

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