Croazia, la tassa sugli immobili diventa più light

Non sarà pagata dagli affittuari se l'immobile viene utilizzato per la loro residenza permanente. Un'altra novità è che anche lo Stato pagherà la tassa immobiliare. Una parte del gettito fiscale non andrà nell'Erario, ma sarà diviso tra città (80%) e regioni (20%)

0
Croazia, la tassa sugli immobili diventa più light
Immobili a Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Il governo croato ha trasmesso oggi, giovedì 5 dicembre, in seconda lettura il pacchetto di modifiche fiscali, previsto per entrare in vigore all’inizio del prossimo anno.
La segretaria di Stato al ministero delle Finanze, Tereza Rogić Lugarić, ha annunciato che l’attuale tassa sulle case vacanza sarà sostituita da una tassa sugli immobili. Questa tassa varierà da 0,6 a 8 euro al metro quadrato e le amministrazioni locali avranno la facoltà di determinarne l’importo. È stata introdotta un’esenzione per le proprietà utilizzate come abitazione principale dai proprietari, secondo quanto stabilito dalla normativa sull’ospitalità. Anche lo Stato croato sarà soggetto alla tassa sugli immobili, in base a criteri specifici.
I proventi della tassa saranno ripartiti nel seguente modo: l’80% andrà al comune o alla città in cui si trova l’immobile, mentre il restante 20% sarà destinato alle province.
Rispetto alla prima lettura, sono stati rivisti gli intervalli per la tassa forfettaria sul reddito, abbassando i limiti inferiori. I nuovi intervalli proposti sono i seguenti: prima zona: da 100 a 300 euro; seconda zona: da 70 a 200 euro; terza zona: da 30 a 150 euro; quarta e zero zona: da 20 a 100 euro.

Incremento delle detrazioni personali

Nel contesto delle modifiche all’imposta sul reddito, il governo propone di aumentare la detrazione personale base da 560 a 600 euro, includendo incrementi proporzionali per i familiari a carico e per i disabili. Saranno aumentati anche i limiti per l’applicazione delle aliquote fiscali più elevate, mentre le percentuali massime delle aliquote saranno ridotte per alleggerire ulteriormente il carico fiscale sui redditi.
Non sono state introdotte modifiche rispetto alla prima lettura per queste proposte. Tra le novità, è inclusa un’esenzione fiscale di cinque anni per i cittadini rientrati dall’estero dopo almeno due anni di residenza continua all’estero. L’esenzione si applicherà dal primo gennaio dell’anno successivo al soddisfacimento dei requisiti.

Agevolazioni per giovani e primo impiego

La soglia per l’ingresso nel regime IVA sarà innalzata da 40.000 a 60.000 euro, riducendo di 14.200 il numero di contribuenti obbligati a registrarsi per l’imposta sul valore aggiunto. Inoltre, è stata ridefinita l’agevolazione fiscale per il primo impiego: i datori di lavoro potranno usufruire del beneficio anche per i giovani assunti a tempo indeterminato, indipendentemente dai precedenti contributi previdenziali.
Il governo ha confermato l’esenzione totale dall’imposta sul reddito fino ai 25 anni e una riduzione del 50% fino ai 30 anni. Questi incentivi mirano a facilitare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e sono strettamente legati al piano nazionale per l’edilizia abitativa, che prevede misure per l’accesso a case in affitto o all’acquisto della prima abitazione.

Il premier Andrej Plenković ha sottolineato che l’obiettivo è rafforzare la capacità creditizia dei giovani attraverso salari più alti, per aiutarli a risolvere il problema abitativo e sostenere l’economia. “Queste misure fanno parte di una strategia integrata che unisce la riforma fiscale al piano nazionale per l’edilizia abitativa,” ha dichiarato Plenković.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display