Croazia, inno all’inizio delle lezioni: il ministro minimizza

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Croazia, inno all’inizio delle lezioni: il ministro minimizza
Foto: Marko Lukunic/PIXSELL

Il ministro della Scienza, dell’Istruzione e della Gioventù, Radovan Fuchs, ha recentemente commentato la proposta avanzata dal Movimento Patriottico (Domovinski pokret) riguardante l’introduzione dell’inno nazionale all’inizio delle lezioni nelle scuole. Il ministro ha dichiarato che, a suo avviso, esistono “problemi indescrivibilmente più importanti e urgenti nel sistema educativo da risolvere rispetto alla questione dell’inno”.

“Per me non fa alcuna differenza,” ha affermato Fuchs. “Se qualcuno desidera cantare l’inno all’inizio delle lezioni, è libero di farlo, non ci sono problemi”.

Anche il ministro degli Interni, Davor Božinović, è stato invitato a esprimere la sua opinione. Božinović ha detto all’agenzia di stampa Hina che si tratta di “un tema di cui sicuramente si può discutere”.

L’iniziativa di intonare l’inno nazionale all’inizio delle lezioni è stata promossa dal Movimento Patriottico della Regione di Spalao e della Dalmazia, come ricorda il quotidiano Jutarni list. Di recente, attraverso un post su Facebook, il Movimento ha richiesto ufficialmente l’introduzione dell’inno nelle scuole, specificando il desiderio che ogni giornata scolastica inizi con l’intonazione dell’inno nazionale croato.

Questa proposta è giunta in risposta alle critiche rivolte dall’esponente del PArtito socialdemocratico (SDP), Ranko Ostojić, in merito all’esecuzione della canzone “Pljuni i zapjevaj, moja Jugoslavijo” dei Bijelo Dugme durante un concerto a Spalato, con la bandiera della ex Jugoslavia esposta sui videowall. Ostojić ha commentato che durante quel concerto “non è stato fatto nulla di illegale, a differenza delle manifestazioni ustascia organizzate dal Movimento Patriottico”.

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