
Il Presidente della Repubblica di Croazia e comandante supremo delle Forze armate, Zoran Milanović si è inflitto un taglio al dito mignolo della mano sinistra. L’incidente è accaduto ieri nella residenza presidenziale a Lesina (Hvar). Stando a quanto dichiarato dal Capo dello Stato la ferita è dovuta a un attimo di disattenzione in cucina.
“A Lesina c’è una cuoca, ma talvolta mi faccio carico del lavoro degli altri, fin troppo, con il risultato che ho rischiato di sfregiarmi”, ha detto il Presidente apparso oggi con una vistosa fasciatura. L’inquilino del Pantovčak ha colto l’occasione al balzo per lanciare una nuova frecciatina al ministro della Difesa, Mario Banožić. Milanović, difatti, si è lamentato d’essersi dovuto medicare da solo, poiché quando si trova nella residenza di Lesina non può contare sull’assistenza di un medico. “Il medico militare non era lì perché il servizio finanziario del Ministero della Difesa non ha voluto versare l’anticipo necessario alla copertura delle spese di soggiorno del team sanitario in modo che in caso di necessità i sanitari possano dormire a cinque metri dal comandante supremo o dal premier”, ha detto Milanović, puntualizzando d’averlo appreso solo dopo essersi tagliato il dito. “Il documento in questione è rimasto nei cassetti del Ministero della Difesa per una settimana e non l’ho ricevuto. Ho dovuto chiamare il Pronto soccorso. Le spese legate all’intervento del medesimo dovranno essere coperte attingendo al budget del Ministero degli Affari interni”, ha detto Milanović, affermando che quanto accaduto rappresenta l’ennesima testimonianza dell’indole violenta del ministro della Difesa e del suo approccio nei confronti del patrimonio statale. Milanović ha definito immorale, illegittimo e violento l’approccio del ministro, affermando che Banožić non svolge il proprio lavoro, ma “ostruisce e piccona intenzionalmente il sistema godendo della protezione del suo capo”.
Il Presidente è stato oggi nella caserma di Karlovac della 110.ma brigata dell’Esercito, dalla quale sono partiti 60 militari alla volta dell’Ungheria per partecipare alle esercitazioni e all’addestramento congiunto della NATO.
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