
Dal 1° gennaio di quest’anno, il gestore croato della rete di trasmissione (HOPS) e L’Ente elettroenergetico croato (HEP) applicano nuove tariffe per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica. Queste tariffe, come riportato dal portale Energetika-net, comporteranno un aumento medio delle bollette per i cittadini del 3,7%.
Le nuove tariffe per la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettrica sono superiori del 12% rispetto a quelle in vigore fino alla fine del 2024.
“Il costo medio complessivo delle bollette domestiche aumenterà del 3,7% su base annua rispetto all’attuale costo, e del 10% rispetto al periodo precedente al 1° novembre 2024. Per una famiglia con un consumo annuo di 3.000 kWh, l’incremento totale sarà inferiore a 4 euro al mese”, ha dichiarato HEP a Energetika-net.
La decisione di aumentare le tariffe è stata presa a dicembre 2024 dall’Agenzia croata per la regolamentazione dell’energia (HERA). Questo aumento si aggiunge a una precedente decisione del governo, che aveva autorizzato un incremento graduale delle tariffe elettriche per HEP del 10% come parte di un pacchetto di sostegno energetico per famiglie e imprese. Il primo aumento, del 6,5%, era stato applicato il 1° novembre 2024.
L’aumento complessivo delle bollette, considerando anche il rincaro delle tariffe di rete, arriva al 10,2%. Questi fondi aggiuntivi sono destinati a sostenere i piani di investimento di HOPS e HEP per l’ammodernamento e l’espansione della rete elettrica, un passaggio necessario dopo l’espansione delle centrali solari e dei parchi eolici negli ultimi anni.
Secondo HERA, HOPS aveva richiesto tariffe ancora più alte, ma queste sono state respinte. Il governo, nel giustificare l’aumento, ha ricordato che la misura mira a evitare una ripetizione della crisi finanziaria che ha colpito HEP nel 2022, costringendo l’azienda a una ricapitalizzazione e a nuovi debiti.
Con il calcolo del governo, una famiglia con un consumo annuale di 3.000 kWh pagherebbe 482 euro con le nuove tariffe controllate, rispetto ai 584 euro che avrebbe pagato applicando i prezzi di mercato.
L’aumento riflette la necessità di bilanciare la stabilità finanziaria del sistema energetico croato e la protezione dei cittadini da rincari più gravosi.
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