Secondo l’analisi pubblicata oggi, 11 novembre, dall’Agenzia finanziaria (FINA), lo scorso anno gli imprenditori croati del settore vitivinicolo hanno realizzato un utile netto di 5,7 milioni di euro, pari a un aumento annuo del 141,6%. In base ai dati dei rapporti finanziari elaborati, nel 2023 c’erano 275 imprenditori con 1.542 dipendenti, con una crescita dell’1,9% nel numero dei lavoratori rispetto all’anno precedente. In questo periodo gli imprenditori hanno realizzato un fatturato totale di 141,9 milioni di euro, registrando una lievitazione del 12,9% rispetto all’anno precedente, e anche le loro spese totali sono salite del 9,9% a 134,4 milioni di euro.
Secondo i dati forniti dalla Fina, nel 2023 i produttori di vino hanno assicurato un utile di 9,6 milioni di euro, con una crescita del 16,8%, mentre le loro perdite si sono ridotte del 36,9%, a 3,6 milioni di euro. Il risultato finanziario consolidato è stato quindi positivo per 5,7 milioni di euro, equivalente a un utile netto in aumento di 2,4 volte rispetto all’anno precedente.
Sul totale degli imprenditori del settore vitivinicolo, il 65,1% di questi ha operato in utile, mentre il 34,9% ha riportato una perdita di periodo, rileva la Fina. Lo stipendio netto mensile medio dei dipendenti nella produzione vinicola nel 2023 è stato di 906 euro, ovvero il 12,8% in più rispetto all’anno precedente e l’11,9% in meno rispetto allo stipendio netto mensile medio dei dipendenti a livello della Repubblica di Croazia (1028 euro). Nella produzione vinicola è stato raggiunto un saldo commerciale positivo di quasi 2 milioni di euro. Le importazioni sono aumentate del 38,1%, raggiungendo i 3,9 milioni di euro e le esportazioni del 4,8% (5,9 milioni di euro).
Nel 2023 nel settore sopraccitato operavano 116 imprenditori con 649 dipendenti. Gli impresari hanno riportato un risultato finanziario consolidato positivo di 3,3 milioni di euro, rispetto all’anno precedente in cui avevano realizzato un utile netto di 4,5 milioni di euro.
Sul numero totale delle imprese del settore, il 69% di queste era in profitto. Il reddito totale realizzato dagli imprenditori nella coltivazione della vite è stato di 48,1 milioni di euro, ovvero un aumento del 3% rispetto all’anno commerciale precedente. Le spese totali sono salite del 5,9%, a 43,9 milioni di euro, l’utile del periodo di 5,1 milioni di euro è diminuito del 22,8%, mentre la perdita del periodo di 1,8 milioni di euro è diminuita del 12,6% rispetto al 2022.
Nell’attività di coltivazione dell’uva, il salario netto medio mensile è stato calcolato pari a 791 euro, ovvero il 5,4% in più rispetto al 2022. Le esportazioni sono diminuite del 7,5% a 2,5 milioni di euro, le importazioni sono cresciute del 10,5% a 3,4 milioni di euro ed è stato registrato un deficit commerciale di 856mila euro.
L’analisi degli investimenti mostra un accrescimento della produzione di vino del 110,1%, a 4,6 milioni di euro, e della coltivazione dell’uva del 163,6%, a 5,2 milioni di euro. Secondo i dati della Fina, nel 2023 il fatturato complessivo più elevato in tale settore produttivo è stato realizzato dall’azienda Agrolaguna di Parenzo, per un importo di 20 milioni di euro. Il profitto più grande del periodo lo ha riportato il piccolo imprenditore VINOPLOD-VINARIJA di Sebenico, per un importo di un milione di euro. Tra gli imprenditori la cui attività principale è la coltivazione dell’uva, l’anno scorso Iločki podrumi ha ottenuto il reddito più alto, pari a 10,7 milioni di euro. Infine la società SAINTS HILLS ha realizzato l’utile più elevato del periodo, pari a 891mila euro.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.