Gli artigiani croati della Camera dell’artigianato Croato (HOK) esprimono preoccupazione per le misure governative che limitano i prezzi dei prodotti, invitando il ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile a rivedere le proprie decisioni. In particolare, l’HOK chiede che venga stabilito un limite al margine di profitto dei commercianti anziché impostare un tetto al prezzo finale del prodotto.
Secondo quanto dichiarato dall’HOK, tali limitazioni dei prezzi possono seriamente compromettere la competitività dei piccoli commercianti che non possono acquistare i prodotti agli stessi prezzi dei grandi catene di distribuzione.
L’HOK sottolinea che alcuni prodotti interessati dalle misure governative di limitazione dei prezzi hanno costi di acquisto superiori al prezzo finale stabilito dal decreto, mettendo così i piccoli commercianti in una posizione ancora più svantaggiosa rispetto alle grandi catene, che godono di costi di acquisto notevolmente inferiori.
Come conseguenza di tali restrizioni, alcuni piccoli commercianti si vedono costretti a ritirare alcuni prodotti dagli scaffali poiché subiscono perdite dirette se li offrono ai prezzi fissati dal decreto.
L’HOK sottolinea che la situazione in cui il prezzo finale di un prodotto è inferiore al costo di acquisto viola la Legge sul commercio, che vieta espressamente la vendita di beni a un prezzo inferiore al costo di acquisto con l’aggiunta dell’IVA.
Pertanto, l’HOK propone una revisione delle decisioni sulla regolamentazione dei prezzi di determinati prodotti nel settore commerciale, in modo da limitare il margine di profitto per i commercianti su specifici prodotti, anziché fissare limiti sui prezzi finali dei prodotti.
Inoltre, l’HOK ha presentato una richiesta al ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile per consentire a ogni artigiano o imprenditore di determinare autonomamente l’orario di apertura dei propri punti vendita senza restrizioni.
Particolare attenzione è stata rivolta agli artigiani che operano nei cimiteri e nei luoghi di culto legati alle chiese, nonché alle botteghe di souvenir, che si orientano verso i giorni in cui i cittadini visitano maggiormente questi luoghi, ovvero i giorni festivi e le domeniche. La loro attività non rientra nelle eccezioni all’applicazione delle restrizioni al lavoro domenicale, il che pone seri problemi alla loro sopravvivenza e al loro business.
L’HOK fa appello a una rapida considerazione di queste richieste al fine di garantire la sostenibilità e l’equità nel settore della vendita al dettaglio in Croazia.
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