Croazia. Euro e Schengen: celebrazione simbolica

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Croazia. Euro e Schengen: celebrazione simbolica
Ursula von der Leyen e Andrej Plenković. Foto: Goran Stanzl/PIXSELL

“Non faremo grandi feste. Dobbiamo mostrare modestia e umiltà. Però celebreremo comunque almeno in maniera simbolica il doppio successo della Croazia ossia l’ingresso lo stesso giorno sia nell’eurozona che nello Spazio Schengen”. Lo ha sottolineato il premier Andrej Plenković durante la trasmissione radiofonica “E adesso il governo” parlando del grande appuntamento di Capodanno. Per celebrarlo il premier per la prima volta preleverà al bancomat in Croazia gli euro invece delle kune. Inoltre il primo giorno dell’anno arriverà a Zagabria, come annunciato, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Andremo con lei al confine con la Slovenia e varcheremo la frontiera senza controlli. Poi berremo un caffè e lo pagheremo in euro”, ha evidenziato Andrej Plenković, ricordando che a nessun altro Paese è riuscita l’impresa di aderire contemporaneamente sia all’eurozona che allo Spazio Schengen. Il premier si è detto felice che ciò sia accaduto alla metà del secondo mandato del suo governo, rilevando che nulla di tutto ciò avrebbe potuto avere luogo se non fosse stata assicurata la stabilità politica. Cruciali in questo senso “i solidi 77 voti della maggioranza di governo al Sabor”, nell’ambito dei quali, lo ricordiamo, rientrano anche quelli dei deputati delle minoranze nazionali.
Uno dei timori in Croazia è che dopo l’adesione del Paese all’Area di libera circolazione la Slovenia o qualche altro Stato europeo imponga controlli interni a causa dell’emergenza migratoria. Intervenendo oggi a Zagabria al convegno incentrato su Schengen, il vicepremier e ministro dell’Interno, Davor Božinović, ha dichiarato che per il momento non voi è alcun segnale che la Slovenia abbia intenzione di introdurre controlli interni. Inoltre, ha puntualizzato il ministro, tali controlli interni non vanno confusi con quelli ai valichi di frontiera che rimarranno in vigore fino al 31 dicembre. Come rilevato da Tomislav Kufner, titolare del Settore per i Paesi vicini del Ministero dell’Interno, tutto dovrebbe filare liscio ai valichi dopo Capodanno quando scatterà la stagione sciistica. La convinzione è che non dovrebbero verificarsi code ai valichi di frontiera croato-sloveni nonostante il probabile aumento dei transiti, giacché non vi saranno più controlli.
Per quanto concerne i poliziotti ora schierati ai confini con Slovenia e Ungheria, una parte verrà ridispiegata lungo le frontiere esterne dell’Unione europea e dello Spazio Schengen, ossia quelle con la Serbia, la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro. Il resto passerà ad altri settori del Ministeri dell’Interno, dalla Criminalpol alla Polstrada.

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