Croazia e Schengen: un altro stop

La decisione è stata prorogata al 22 ottobre

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Croazia e Schengen: un altro stop

La Commissione europea ha prorogato la decisione in relazione alla Croazia e alla prontezza tecnica per l’accesso alla zona di Schengen. La questione non è più all’odg del collegio del 16 ottobre, ma è stata spostata al 22 ottobre, quando è in programma la penultima sessione del mandato di Jean-Claude Juncker.
È il secondo rinvio della decisione che in un primo momento era prevista il 2 ottobre, per essere poi spostata al 16 ottobre e adesso di un’ altra settimana.
Il rinvio di fatto è testimone delle titubanze in seno alla Commissione e del dibattito all’interno della Commissione sul disco verde alla Croazia per Schengen. Da fonti giornalistiche la Slovenia sembra essere quella impegnata maggiormente sul fronte del no: il secondo rinvio non è sinonimo di rinuncia a Schengen in casa croata, Zagabria è politicamente proiettata affinché si ottenga una risposta positiva nel corso del mandato di Juncker.
Oltre alla rappresentante slovena, il commissario per i Trasporti Violeta Bulc, anche il primo vicepresidente della commissione Frans Timmermans avrebbe delle riserve che rallentano e rinviano il processo decisionale, e Timmermans è la persona chiave per il passaggio della proposta al collegio del “governo europeo”.
Dimitris Avramopoulos, commissario per le questioni interne, ha dichiarato che nella loro corsa la Croazia e la Commissione hanno tagliato lo striscione dell’ultimo chilometro in merito alla valutazione tecnica riguardo Schengen.

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