Croazia. È l’olio da cucina il principe dei rincari

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Croazia. È l’olio da cucina il principe dei rincari
Foto: Zeljko Lukunic/PIXSELL

Olio, farina e prodotti per l’igiene. Sono questi i prodotti che hanno subito la più alta maggiorazione dei prezzi. Lo si evince dall’analisi effettuata dal magazine “Ja Trgovac” (Io,
commerciante). Ma è l’olio da cucina il vero re dei rincari, il cui prezzo nei primi quattro mesi
del 2022 è aumentato del 33 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Segue la farina con un +27 p.c., mentre la carne surgelata si piazza al terzo posto con un aumento del 25 p.c. Ai piedi del podio di questa poco invidiabile classifica troviamo il latte (+21 p.c.) e le bevande isotonoche (+20 p.c.) al quinto posto. Rincari a doppia cifra anche per margarina e burro (+18 p.c.) gelato e lievito (+17 p.c.), pasta, frutta e detersivi (+15% p.c.), miele (+14 p.c.), formaggi (+12 p.c.), brodi vegetali (+11 p.c.), mentre caffè, pane bauletto, toast
e i formaggi spalmabili hanno avuto una maggiorazione dei rispettivi prezzi del 10 per cento
se i dati vengono confrontati con i primi quattro mesi del 2021. Tutti questi prodotti, dunque,
hanno subito un aumento di poco inferiore o superiore al tasso d’inflazione, che ammonta al 10,8 per cento.
Ma c’è anche una buona notizia. Secondo l’inchiesta effettuata dal magazine, ci sono diversi
prodotti che non sono rincarati, come la birra, i superalcolici, le salsicce, i thè freddi, il cacao e i sughi pronti. Poi ci sono anche quelli che hanno fatto registrare addirittura un calo, come le
bevande per i bebè (-8 p.c.), i thè per i neonati (-12 p.c.). Il prezzo dell’aceto è calato del 5 per cento, mentre quello dei dessert freddi e del pane surgelato del 3 per cento. Comunque sia, l’analisi dimostra che molti hanno deciso di fare scorte in vista di un possibile
razionamento e assenza dei prodotti. In questo senso, è stato registrato un aumento del 10
per cento nell’acquisto dell’olio da cucina. I cittadini hanno comprato più pane bauletto
e toast, pasta, carne fresca e zucchero. Però, la vendita è calata praticamente per tutti
gli altri prodotti: i formaggi, il latte, il caffè hanno subito una flessione del 7 per cento, i gelati
del 10 p.c., mentre la carne surgelata ha fatto registrare un -17 per cento. Poi le persone
hanno deciso di risparmiare sull’acquisto di birra (-17 p.c.), bevande energetiche (-13 p.c.), vino (-8 p.c.) e bevande analcoliche (-2 p.c.). L’analisi di “Ja trgovac” conclude segnalando che nonostante l’aumento dei prezzi, si è avuto un aumento nelle vendite dei seguenti prodotti: deodoranti, carta igienica, gel doccia, salviettine per la pulizia del viso…

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