
Il ministro della Difesa Ivan Anušić ha annunciato nuovi dettagli sull’introduzione del servizio militare. Anušić ha dichiarato ai microfoni di RTL che la leva obbligatoria inizierà il 1.mo gennaio 2025 e durerà due mesi.
“Il mandato durerà due mesi, inizierà il 1.mo gennaio 2025: abbiamo aumentato gli stipendi dei soldati, dei sottufficiali e degli ufficiali, così facendo abbiamo migliorato le loro condizioni materiali non solo attraverso il reddito personale, ma anche attraverso la paga giornaliera e tutti gli altri diritti”, ha affermato il ministro Anušić. “Stiamo equipaggiando e modernizzando le Forze Armate, le stiamo organizzando in base alle migliori aspettative e in linea con gli accordi con gli alleati e i vertici della NATO. Penso che avremo un sistema molto migliore, più forte e un’immagine superiore delle Forze Armate rispetto a quella precedente – continua -. Abbiamo parlato con il Ministro delle Finanze e siamo giunti alla conclusione che non c’è spazio per risparmiare nella modernizzazione e nell’equipaggiamento delle Forze Armate: questa è la posizione del governo, perché la sicurezza e le circostanze in cui ci troviamo non ci permettono di risparmiare denaro”, ha detto Anušić.
L’addestramento
La Croazia non ha abolito il servizio militare, ma lo ha solo “congelato” nel 2008, quindi non si ricomincerà da zero, perché esiste già una legislazione e una pratica secondo la quale, fino a 16 anni fa, si svolgeva la formazione. Naturalmente, questa dovrà essere adattata alle nuove esigenze e circostanze. Sulla base di ciò che sappiamo finora, questa variante di due mesi dovrebbe includere un addestramento di base della fanteria, quindi i coscritti non saranno sottoposti a un addestramento specialistico nell’esercito, nella marina o nell’aeronautica, come ipotizzato in precedenza. Ricordiamo che attualmente la formazione militare volontaria dura due mesi, quindi si prevede che il modello si applichi anche al servizio militare obbligatorio. L’addestramento dei cadetti dovrebbe avvenire nelle caserme di Požega, Sinj e Knin. Dopo aver completato il servizio militare, le nuove leve addestrate potranno scegliere di tornare alla vita civile, continuare a svolgere il loro normale lavoro e far parte della riserva militare, oppure rimanere nelle Forze Armate e intraprendere una carriera professionale al suo interno.
Ogni anno tra i 17.000 e i 18.000 ragazzi raggiungono la maggiore età; questi saranno tenuti a svolgere il servizio militare. Tuttavia, non tutti prenderanno parte alla formazione. Una piccola parte non supererà la visita medica. La seconda parte, che dovrebbe essere molto più ampia, si appellerà all’obiezione di coscienza e sarà esonerata dalla leva militare. Il Ministero della Difesa stima che nel primo anno, cioè nel 2025, tra i 4.000 e i 4.500 coscritti seguiranno l’addestramento obbligatorio, in quattro o cinque chiamate a distanza di pochi mesi.
La “generazione zero”
Secondo la normativa attuale i giovani di età compresa tra i 18 ed i 27 anni sono tenuti al servizio militare, e resta ancora da decidere quale sarà la cosiddetto la “generazione zero”, la prima a essere chiamata alla leva.
Attualmente in Croazia esiste il servizio militare volontario. Chi lo svolge ha diritto a un risarcimento di 900 euro al mese. Il Ministero prevede che anche coloro che dovranno prestare servizio militare riceveranno un compenso, ma molto probabilmente sarà inferiore, secondo i rapporti, intorno ai 700 euro, ed è anche possibile che i mesi trascorsi a svolgere l’addestramento militare verranno conteggiati anche come anzianità di servizio.
Il servizio civile
Per quanto riguarda i coscritti che richiederanno l’esonero, questi dovranno prestare il servizio militare civile. Sarà più lungo di quello militare, durerà forse il doppio. Attraverso il sistema di Protezione Civile, i ragazzi riceveranno una formazione su come affrontare le catastrofi naturali come incendi o alluvioni, oppure apprenderanno le basi del pronto soccorso. Nei comuni e nelle città potrebbero contribuire ad alcuni importanti progetti infrastrutturali e, nel sistema di protezione sociale, come aiutare i bisognosi. Non è ancora noto quale compenso riceveranno per la loro attività.
Il Ministero afferma che cercherà sicuramente, attraverso varie campagne pubblicitarie, di far sì che il maggior numero possibile di coscritti decida di intraprendere la strada dell’addestramento militare classico. Sarà anche possibile rinviare il servizio militare. Ad esempio, coloro che dopo le scuole superiori si iscriveranno all’università potranno richiedere il rinvio del servizio fino al completamento degli studi.
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