
Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (DZS), le retribuzioni medie mensili nette e lorde in Croazia hanno registrato un aumento in tutte le regioni nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La retribuzione media mensile netta per dipendente è cresciuta in modo più significativo nella Regione di Vukovar e dello Srijem, con un incremento del 19,8%, raggiungendo i 1.200 euro. Al contrario, gli aumenti più contenuti si sono verificati nella Regione istriana e nel Međimurje, dove le retribuzioni nette sono salite del 14,7%, raggiungendo rispettivamente 1.231 euro e 1.209 euro.
La Città Zagabria si conferma al vertice per le retribuzioni medie nette, con un importo di 1.537 euro, mentre la Regione di Virovitica e della Podravina registra la retribuzione netta più bassa, pari a 1.168 euro.
A livello nazionale, la retribuzione media netta è stata di 1.321 euro nel secondo trimestre del 2024, con un incremento del 16,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda le retribuzioni lorde, il maggiore incremento si è registrato nella Regione di Lika e di Segna, con un aumento del 20,7%, portando la retribuzione media a 1.659 euro. La crescita più modesta è stata osservata nella Regione di Zagabria, dove le retribuzioni lorde sono aumentate del 14,3%, arrivando a 1.811 euro.
Anche in questo caso, Zagabria detiene la retribuzione media lorda più alta, pari a 2.226 euro, con una maggiorazione del 16,1% rispetto al secondo trimestre del 2023, mentre la retribuzione lorda più bassa è stata registrata nella Regione di Virovitica e della Podravina con 1.554 euro, pari a un aumento del 18,8%.
A livello nazionale, la retribuzione media lorda è stata di 1.827 euro, segnando un aumento del 16,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.