Croazia, corsa a ostacoli verso Schengen

0
Croazia, corsa a ostacoli  verso Schengen
Il valico di confine tra Croazia e Slovenia a Rupa, alle spalle di Fiume Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il percorso della Croazia verso lo Spazio Schengen è entrato nella fase cruciale. Il premier Andrej Plenković, ieri a margine del vertice informale del Consiglio europeo a Praga, si è detto convinto che l’ingresso il 1º gennaio nello zona europea senza confini non sia in forse. Plenković ha ribadito che la Croazia ha ottemperato a tutte le condizioni richieste e si è detto pronto a fornire tutte le delucidazioni necessarie ai Paesi membri nelle settimane a venire per fare in modo che Zagabria non manchi all’appuntamento con Schengen il 1º gennaio 2023.. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha rilevato ancora il premier, ha dato il suo pieno appoggio all’adesione della Croazia allo Spazio Schengen.
A Zagabria il relatore Rangel
A Zagabria è inoltre già giunto il relatore dell’Europarlamento per tale questione, il portoghese Paulo Rangel. Nelle prossime settimane il Parlamento di Bruxelles sarà chiamato a discutere dell’allargamento della zona senza confini, dapprima a livello di Commissione e poi in sessione plenaria. Poi la questione verrà discussa nuovamente dal Consiglio europeo che dovrebbe, secondo Andrej Plenković, dare il via libera definitivo all’adesione della Croazia allo Spazio Schengen.
Non è soltanto Zagabria che aspira a entrare nell’area senza confini: in lista d’attesa già da lungo tempo ci sono anche la Romania e la Bulgaria. A questi ultimi due Paesi Plenković ha augurato buona fortuna, rilevando di essere pronto se necessario a strappare tre bottiglie di Champagne per festeggiare l’ingresso congiunto nello Spazio Schengen. Tutto dipenderà ovviamente dal fatto, come ha lasciato intendere il premier, se l’Europa sarà convinta o meno che anche Romania e Bulgaria ottemperano alle condizioni richieste per l’adesione all’area continentale in cui vige la libera circolazione delle persone.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display