Croazia. Censimento prorogato fino al 29 ottobre 2021

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Croazia. Censimento prorogato fino al 29 ottobre 2021

L’Istituto nazionale di statistica (DZS) ha deciso di prolungare la seconda fase del censimento della popolazione fino al 29 ottobre. La decisione relativa alla proroga è stata presa dal DSZ dopo aver valutato l’impossibilità di portare a termine il lavoro entro il termine precedentemente prestabilito, il 17 ottobre.
A causa delle condizioni specifiche nelle quali viene portato avanti il Censimento 2021 la proroga permetterà ai rivelatori di passare al setaccio tutte le abitazioni, gli appartamenti e le case della Repubblica di Croazia dove vivono delle persone che non hanno preso parte alla prima fase del Censimento, immettendo i propri dati in autonomia grazie a dispositivi elettronici e al collegamento a Internet. Il prolungamento dei termini farà in modo che i rilevatori possano effettuare le interviste porta a porta con tutti i cittadini ed effettuare il controllo dei dati raccolti nella prima fase, quella per via elettronica, del rilevamento. “Per tale motivo i cittadini non devono preoccuparsi che i rivelatori non arriveranno a bussare alla loro porta”, si legge nel comunicato diffuso dall’Istituto nazionale di statistica.
Dal DSZ ricordano inoltre che i primi risultati della raccolta dati verranno pubblicati entro 60 giorni dal termine del Censimento 2021, mentre i risultati definitivi verranno pubblicati secondo lo scadenzario ufficiale, che verrà stilato in base agli standard statistici.
Prosegue intanto la campagna di sensibilizzazione degli appartenenti alle minoranze, messa in atto da diverse associazioni delle etnie, affinché dichiarino senza timori reverenziali lo loro nazionalità e la madrelingua al rilevamento della popolazione. Dal numero di coloro che dichiareranno una determinata appartenenza nazionale dipenderanno infatti i diritti di cui potranno godere sul territorio le singole comunità nazionali. Anche se nel caso della CNI i diritti sono sanciti da trattati, leggi e statuti locali e regionali il numero è pure importante per poter contare davvero sul territorio d’insediamento storico. Per tale motivo prosegue senza sosta la campagna promossa dall’Unione Italiana e dalle altre istituzioni dell’etnia per convincere chi ha un’identità italiana a dichiararsi di nazionalità e madrelingua italiane al Censimento 2021.

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